Le voci della tua radio – I

La Noche del 10, Sanbarcanda, One Shot e Like a Rolling Stone si raccontano

di Lorenzo Zaccaria

Squillino le trombe, rullino i tamburi, la nuova stagione di Sanbaradio è cominciata!

Già la settimana scorsa Fiamma Rodi vi ha presentato quattro programmi del palinsesto – Chocco&Ravana, Botte di Rovere, Ma siamo Seri(e) e Hyperion (a questo link) – ma ancora tanti sono i programmi da esplorare. Vecchi programmi e nuovi saranno in onda a partire da questa settimana carichi di nuove idee, nuovi ospiti e nuove risate.

Oggi vi accompagno alla scoperta di altri quattro programmi Sanba: La Noche del 10, One Shot, Like a Rolling Stone e Sanbarcanda. Ma cominciamo subito, senza indugiare, con Giovanni Melchiori, che assieme ad altri ragazzi conduce il primo dei programmi, in onda al lunedì dalle 21 alle 23.

Ciao Giovanni, ci parli della Noche? Di cosa trattate e chi conduce con te?

La Noche parla di sport, provinciale, nazionale e internazionale. Non parliamo solo di calcio ma cerchiamo di approfondire anche gli sport più di nicchia, ospitando atleti o esperti in studio o telefonicamente. Noi andiamo in onda dal 2011, con qualche breve interruzione e cambio di radio, ma abbiamo perso il conto delle stagioni. Siamo un collettivo quindi spesso la formazione cambia, ma la rosa è composta da el Loco, el Muto, el Mago, el Flaco, el Niño, el Tata, el Purito, oltre a tanti collaboratori che variano in base alle discipline sportive di cui parliamo. 

Dal 2011! Ci puoi parlare di come siete nati?

La Noche nasce dal fatto che Sanbaradio non aveva nessun programma sportivo. Uno dei fondatori della radio, el Padroncito, ai tempi redattore, aveva proposto a me e a un altro amico di provare a fare qualcosa. Siccome ci divertiva siamo andati sempre avanti per tutti questi anni. Il nome nasce dal fatto che non avevamo idee, come spesso succede, quindi abbiamo rubato il nome a un programma televisivo argentino.

E per quest'anno? Cosa prevede la nuova stagione?

Noi ci proponiamo con lo stesso format degli anni passati. La novità di quest’anno è invece che dopo varie stagioni la domenica sera ci spostiamo al lunedì, questo non sarà un problema perché ogni giorno ci sono partite o eventi sportivi di cui parlare, quindi cose da dire non mancheranno. Nella prima puntata per esempio abbiamo ospitato la presidente del Coni del Trentino Paola Mora per presentarci il Festival dello Sport, e insieme abbiamo analizzato e commentato gli eventi sportivi di quei giorni.

E dopo lo sport passiamo al cinema. Con Edoardo Pallaoro che, assieme a Giorgio Torta e Ivan De Leonardis, conduce One Shot, il lunedì alle 17.30.

Andiamo diritti al punto, ci puoi parlare di One Shot?

Sì, noi trattiamo di cinema. Principalmente cinema d'autore o comunque film densi di contenuti e significati che possano essere sviscerati. Il nostro compito è questo, prendere dei film e analizzarli a fondo.

Quest'anno siete alla quarta stagione ed è già un traguardo rimarchevole. Ma come è nata l'idea del programma?

L'idea è nata da mio fratello Gianmarco che ha avuto l'idea di trattare di cinema, assieme ci siamo chiesti perché non portare in radio un programma su questo ambito. Un programma tutto nostro dove parliamo di cinema, poiché ci piace e possiamo spiegarli anche agli altri. Così abbiamo iniziato io, mio fratello, Giorgio e Andrea Lucio Checco fino alla scorsa stagione.

Ci puoi dare qualche anticipazione per la nuova stagione?

Per questa nuova stagione ci saranno otto puntate secondo il format tradizionale (format che è unico in Italia!), tra i contenuti di cui tratteremo ci sarà Sergio Leone, faremo una monografia della sua intera opera. In più ci saranno quattro puntate speciali sul Festival del Cinema di Venezia assieme a Miro Forti, una persona che lavora in questo settore per Estro Teatro. Questo sarà un incontro particolarmente importante per me e Giorgio perché entrambi desideriamo diventare registi, potremo ottenere interessanti dritte.

Sport, cinema e naturalmente musica! Il terzo programma Sanba di cui vi vorrei parlare è Like a Rolling Stone, di Stefano Santini e Matteo Blasio che, alla loro seconda stagione, vanno in onda il martedì alle 20.

Stefano, voi trattate di musica ma qual è la vostra chiave? Di cosa vi interessate cioè nello specifico?

Parliamo di musica anni ‘60 e ‘70, trattando un album diverso per ogni puntata. Raccontiamo aneddoti e curiosità cercando di far capire l’atmosfera di quel periodo. Di solito facciamo ascoltare un terzo dei brani contenuti nell’album – un assaggio, ecco – così se qualcuno è interessato si ascolta l’intero album da solo.

Il vostro è uno dei programmi più recenti, quest'anno raddoppiate con una seconda stagione. Ci puoi dire come avete deciso di mettervi in campo con Sanbaradio?

L’idea è nata al Poplar dell’anno scorso, io e Matteo siamo in corso insieme a Lettere Moderne e siamo stati avvicinati alla radio dalle ragazze dello stand di Sanbaradio. Siamo rimasti affascinati e quindi abbiamo seguito il corso che ci ha portato a realizzare la prima stagione. Un piccolo aneddoto: nella nostra prima puntata per un errore tecnico la mia voce non si sentiva; ci avremmo tenuto un sacco a fare bella impressione e invece…  Poi durante la puntata successiva ci siamo scusati dicendo che non mi ero sentito bene (che era poi vero).

E per questa nuova stagione cosa ci proponete?

Abbiamo deciso di continuare per la strada intrapresa con la prima stagione ma in maniera più irriverente, più idiota. Parlare di musica anni ‘60 e ‘70 può essere noioso e noi non lo siamo (o almeno non vogliamo esserlo). Se volete provarlo siamo andati in onda proprio ieri con la prima puntata, dedicata ai Deep Purple!

E infine, l'ultimo programma che vi voglio presentare è Sanbarcanda, con Nicola Pisetta, conduttore e "viaggiatore" per Sanba il giovedì dalle 18.30 alle 19 e in replica venerdì alle 15.

Ciao Nicola, con Sanbarcanda sei arrivato alla terza stagione. Ma facendo cosa di preciso?

Il mio programma tratta di storie. Per ogni episodio invito un ospite per parlare di vari temi legati a un angolo del mondo, nazionale o internazionale: viaggi e interviste su determinati paese (spesso gli stati più remoti e sconosciuti); musica, soprattuto d’ambito folk; rassegne letterarie; storie di sport. Per esempio nella scorsa stagione ho intervistato Fabrizio Maria Pratticò, portiere reggino in attività l’anno scorso alle isole Salomone (in Oceania) o, ancora, Mirko Palazzi, terzino della nazionale di San Marino.

Dove nasce l'idea di un programma così particolare?

L’idea del format è nata da un mio appassionato interesse per la geografia e la storia. Queste due vengono poi intrecciate a sport, musica, letteratura e fenomeni etnico-culturali.

E per questa terza stagione cosa ci proponi di nuovo?

Innanzitutto ho deciso di interessarmi anche di politica. Nelle prime puntate della nuova stagione per esempio ci sarà un’intervista alla giornalista Francesca Borri, inviata di guerra, per parlare della sua esperienza in Siria e della sua inchiesta alle Maldive sul jihadismo locale. Un’altra puntata ancora invece riguarderà la Svizzera e le sue politiche interne, insieme a Sergio Gerotto, professore di Diritto Costituzionale a Padova (il massimo esperto in Italia di economia, politica e diritto svizzero).