Padergnone dice no al bacio saffico: censura o malinteso?

Quella che Antonella Fittipaldi ha scritto e diretto è una rappresentazione teatrale dedicata ai sogni nel cassetto, quelli infranti e a quelli realizzati con successo. Tra i sogni dei giovani ci sono anche le tenere speranze d'amore, di una vita felice anche in ambito privato. Per questo "La muffa nel cassetto", questo il nome dello spettacolo, parla anche d'amore, nello specifico dell'amore tra due donne che hanno deciso di rinunciare alla loro relazione perché portarla avanti sarebbe stato complicato. Nel raccontare questa storia in teatro le due donne si abbandonano ad un bacio appassionato e questo, a quanto pare, è in grado di sconvolgere il pubblico. Tant'è che l'assessore comunale di Padergnone, piccolo comune vicino a Trento che doveva ospitare lo spettacolo, dapprima ha richiesto che la scena fosse modificata poi, dopo aver ricevuto una risposta negativa da parte di Fittipaldi, ha deciso di annullarne la programmazione. L'atteggiamento è stato interpretato come una censura, un comportamento omofobo da parte dell'amministrazione pubblica che si è giustifica dicendo che la decisione era stata presa perché lo spettacolo non si inseriva, in termini di contenuto, con il tema del percorso che il comune sta affrontando. Per placare la tensione nella giornata di ieri si sono incontrati l'amministrazione di Padergnone con le associazioni di Arcigay e Arcilesbica i quali hanno confermato che la questione è stata solamente un grande malinteso.
 

Il tema che lo spettacolo vuole affrontare è invece molto più ampio della questione omofobia. “La nuda compagnia” lo porterà in scena anche questa sera alle ore 21.00 al Centro Polifunzionale di via Prati. Si tratta di un lavoro teatrale che racconta la storia di undici personaggi che attraverso un flashback di vent'anni indietro rispetto al presente svelano allo spettatore le loro aspettative e le loro ambizioni per la vita futura. Con un ritorno alla realtà del presente si scoprirà chi è riuscito a realizzare la vita che desiderava e chi no, chi ha avuto il coraggio di lottare per il proprio sogno e chi si è lasciato sopraffare. Adoperando una chiave ironica, provocatoria e talvolta drammatica questo spettacolo propone dei personaggi a tutto tondo, andando oltre le etichette che rappresentano e svelando la loro persona, le loro debolezze e le loro illusioni.

L'intervento della regista Antonella Fittipaldi su Sanbaradio