Vox Populi vol.7

rubrica di informazione sul mondo universitario

News dalla rappresentanza servite per voi calde calde in queste fredde giornate di novembre: ecco tutte le novità dal mondo studentesco UniTrento.

Ogni mese il Consiglio degli Studenti spedisce a mezzo mail un documento con le news dalla rappresentanza, ovvero un documento con tutti gli aggiornamenti sulle questioni che vengono discusse e portate avanti dagli organi di rappresentanza studentesca in ateneo.

Alleghiamo qui in fondo gli aggiornamenti per il mese di novembre.

Per quanto riguarda l'incontro che si è svolto giovedì 3 novembre tra i rappresentanti UNITiN e Udu, Opera Universitaria e un rappresentante di piccoli proprietari che affittano a universitari con il sindaco Franco Ianeselli sulla annosa questione degli affitti, riportiamo qui brevemente quanto ne è emerso:

"l'idea è quella di muoversi nell’ottica di trovare incentivi per andare verso i contratti a canone concordato" ci dice Edoardo Giudici, il presidente uscente del Consiglio degli Studenti.

il canone concordato è un tipo di contratto per cui viene stabilito in base a vari criteri (per esempio l’efficienza energetica della casa) e alla zona in cui si trova, una fascia di prezzo di riferimento. Il canone di locazione sarà sottoposto a dei tetti massimi di prezzo cui il locatore deve adeguarsi. Il prezzo dell’affitto con i canoni concordati si aggirerebbe intorno al 30% in meno rispetto al prezzo stabilito dal libero mercato. 

Questo incentivo verrà promosso tramite una riduzione dell'IMIS, l’imposta locale diretta, di natura immobiliare, in vigore nei comuni trentini dal 1 gennaio 2015. Attualmente l'imposta è allo 0,89% ma passerà a breve all'1,09%. Per chi degli affittuari stringerà contratti a canone concordato, con la nuova legge, scenderà allo 0,35%. La logica sta quindi nell'abbassare il canone per ricevere degli sconti sulle tasse che il proprietario si trova a pagare per la casa che affitta.

Per quanto riguarda invece il problema del numero di stanze affittabili, è molto difficile agire. “Quello che si cerca di fare – continua Edoardo – è mettere una tassa sulle case sfitte, compresi i bed and breakfast (il cui numero cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni)”. Questo perché avere una seconda casa sfitta su cui pagare più tasse incentiverebbe  i proprietari ad affittare. Con le attuali leggi provinciali non è ancora possibile operare queste distinzioni, la modifica dovrebbe essere inserita all'interno della legge di bilancio che verrà approvata a dicembre. A questo punto si spera che con questa modifica, se passerà, saranno anche di più le case affittate a studenti.