Vite Sintetiche tra polpette di grilli e de-estinzioni

di Lorenzo Caoduro

Lo spettacolo teatrale “Vite Sintetiche” della Compagnia Teatincorso-Spazio 14, è andato in scena nella lobby del MUSE a conclusione dell'evento “la ricerca va in città”, evento che ha coinvolto professori e ricercatori dell'università di Trento durante la giornata di ieri 30 settembre.

Prima di fare la spesa, una madre si interroga sulle domande ed i dubbi sul futuro che orbitano attorno ai membri della numerosa famiglia. Dalla figlia ambientalista, alla sorella ricecatrice, passando per i figli futuri biologi ed un marito preoccupato di DNA, la piéce teatrale proposta ha voluto analizzare come la tecnologia possa entrare nelle nostre vite quotidiane.

La comicità ha fatto da collante ai vari monologhi, che hanno lasciato gli spettatori particolarmente coinvolti e li ha portati a riflettere e sorridere sulla possibilità di de-estinguere sia un dinosauro, ma magari anche un matrimonio. L'utilizzo di voci fuori campo e luci, usati per descrivere i vari stati emotivi, sono serviti anche a dare vivacità alla rappresentazione, che tuttavia ha presentato degli infelici “visual effects”, alcuni per altro non così direttamente riferibili allo spettacolo in sé.

La consulenza scientifica del MUSE ha permesso di trattare temi apparentemente distanti e forse troppo scientifici per una famiglia tipo, tuttavia le riflessioni emerse hanno fatto capire quanto la ricerca non è un mondo a parte, ma che inevitabilmente parla con e di noi tutti.