“Up patriots to arms!”, venerdì 14 marzo a Sociologia si parla di riarmo europeo

Si parlerà di riarmo europeo venerdì 14 marzo, dalle ore 9 alle 19 presso l’Aula Kessler di Sociologia in via Verdi a Trento, in occasione della giornata di dibattito intitolata (riprendendo Battiato) “Up patriots to arms!”, promossa dalla Rete delle università italiane per la pace, RuniPace.

Si tratta infatti di un tema che certamente impatta sulle prospettive immediate di vita degli italiani, specie nel momento in cui, per aumentare le spese militari, si tagliassero le risorse per il welfare oppure che un ulteriore aumento del debito pubblico peggiorasse il quadro finanziario statale, con aumento dei tassi e sfiducia da parte dei grandi fondi di investimento internazionali.

Allargando il discorso, la spinta riarmista e la riallocazione di fondi e priorità rendono probabile un rafforzamento della collaborazione tra il mondo della ricerca ed il settore della difesa, con conseguenze di rilevante portata sulla libertà accademica e sulle collaborazioni internazionali. Come se questo non bastasse, le politiche trumpiane sconvolgono equilibri consolidati, modificano il modus operandi di governi e diplomazie, demoliscono il prestigio delle organizzazioni multilaterali e calpestano le regole del diritto internazionale.

Questa iniziativa si propone di stimolare una riflessione sulla situazione attuale, sul ruolo degli scienziati e dell’accademia nel campo del controllo degli armamenti, del disarmo e della non proliferazione. In un contesto internazionale ove si assiste ad una nuova corsa agli armamenti, cresce il ruolo del mondo dell’istruzione per una sensibilizzazione della società civile nei confronti dei processi di militarizzazione. C’è anche un dilemma etico tra inevitabile collaborazione scientifico-tecnologica con la politica e l’economia della sicurezza e della difesa ed il necessario mantenimento dei principi di autonomia, integrità e libertà accademica. Ci sono le implicazioni politiche, sociali e morali di mettere al servizio del settore militare le conoscenze prodotte nelle università pubbliche e le risorse umane ivi formate. C’è il tema del conflitto tra gli standard di confidenzialità e la promozione dei principi di trasparenza e responsabilità delle università, sia nei propri partenariati istituzionali che nel recepimento di finanziamenti esterni.

“Up patriots to Arms!” è un’iniziativa aperta al pubblico, ma nella mattinata si rivolgerà, in lingua inglese, principalmente agli studenti, dottorandi e ricercatori mentre nel pomeriggio, in lingua italiana, principalmente ai cittadini, con un taglio maggiormente divulgativo. Tra i relatori ci sono docenti italiani e stranieri (tra questi ultimi il prof. Matthew Evangelista, della Cornell University americana), del nostro ateneo (Nicoletti, Faccio, Tulli), e di altre università nazionali (Giacomello da Bologna, Caruso dalla Cattolica di Milano), ed esperti di varie organizzazioni (Bonaiuti di Ires Toscana, De Andreis dell’Uspid di Roma, Alioti di The Weapons Watch).

La giornata è stata organizzata da Massimiliano Rinaldi, Alessandra Russo e Mirco Elena ed è stata resa possibile dal supporto della Fondazione Caritro. Ulteriori informazioni al sito https://eventi.unitn.it/it/patriots-arms