A unibz un turismo più equo

di Francesca Melis

Lunedì 20 marzo presso la Libera Università di Bolzano si è svolto il primo degli eventi Towards the Festival, serie di incontri in preparazione alla seconda edizione del Sustainability Festival, festival organizzato dagli studenti che si svolgerà il 4 e 5 maggio.

Il primo incontro si è incentrato sul tema del turismo responsabile, presentato dall’ospite Rudi Dalvai. Dalvai è fondatore del Consorzio Altromercato e Presidente di World Fair Trade Organization (WFTO), organizzazione che ha stabilito 10 principi del commercio equo solidale e un sistema di garanzia a più livelli.

Conosciuta a livello locale attraverso le Botteghe del mondo, Altromercato è la principale organizzazione di fair trade presente in Italia e tra le principali a livello internazionale. Si oppone allo sfruttamento sociale garantendo prodotti a prezzi equi che valorizzino i costi reali e che permettano una retribuzione dignitosa; assicura inoltre un controllo della filiera attraverso sistemi di garanzia e certificazioni.

Così come accade che il commercio diventi equo solidale anche il turismo diventa responsabile. Questo turismo è attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile è perciò ideato e realizzato in maniera tale da non generare situazioni di diseguaglianza sociale ed economica e senza danneggiare le popolazioni delle regioni visitate. La comunità locale ospitante ha infatti diritto a uno sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile.

Due anni fa Altromercato ha ideato la sua forma di turismo sostenibile: Altromercato Experience. Attraverso questa esperienza che viene offerta dai tour operator associati, i turisti hanno la possibilità di conoscere la vita reale e le tradizioni delle comunità locali e in particolare dei produttori del commercio equo solidale. L’obiettivo di queste escursioni è accorciare la distanza tra produttore e consumatore; si crea infatti un legame forte ed emozionale nel momento in cui il turista conosce le persone che producono i prodotti che consuma abitualmente e, attraverso un workshop assistito, li può anche creare lui stesso.

I produttori beneficiano dell’escursione direttamente, in quanto ricevono un giusto compenso per la giornata trascorsa con loro, ma anche indirettamente perché se il turista torna a casa soddisfatto e più consapevole sarà più propenso a comprare in bottega il prodotto che ha toccato con mano.

In poche parole turismo responsabile significa viaggiare in modo consapevole, senza stravolgere il paese che si visita. Quando i consumatori decidono di comprare un determinato prodotto essi fanno una scelta politica; l’attenzione e tutela garantita nel commercio fair trade deve quindi espandersi anche quando viaggiamo