Un rogo di origine dolosa colpisce la Facoltà di Scienze a Povo

I piromani rispondono con violenza alla collaborazione di Cryptolab ed FBK con Israele

di Federica Falvino

I Vigili del Fuoco di Trento sono intervenuti tempestivamente per spegnere un incendio originatosi nella notte di ieri in uno dei laboratori di crittografia gestito dal Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento. Non è stata ancora appurata la matrice dell’attentato ma le forze dell’ordine stanno focalizzando le indagini nei movimenti anarchici in seguito al ritrovamento della scritta su un muro dell’edificio “Cryptolab ricerca per la guerra”.

Non sono state coinvolte persone, ma il fuoco ha danneggiato alcune apparecchiature e delle parti strutturali nei piani inferiori del laboratorio, il quale rimarrà chiuso lunedì per permettere le operazioni di messa in sicurezza dell’area, resteranno invariate le attività didattiche del polo tecnologico e scientifico Ferrari.

Il Cryptolab è un laboratorio di matematica industriale e crittogafia cha affianca allo studio accademico una ricerca all’avanguardia nel campo della sicurezza dei dati e delle informazioni. Lavora a stretto contatto con molti partner nazionali e internazionali.

Il rettore Paolo Collini ha condannato duramente l’atto vandalico: «Chi ha compiuto questo gesto non conosce altro linguaggio che la violenza e la sopraffazione. Il linguaggio che parlano la scienza e l’università è quello del dialogo, del confronto tra i diversi punti di vista. Trae la sua forza nella ricerca della verità, nei fatti e soprattutto nella ragione. Solo così, attraverso lo scambio di idee, è possibile un vero progresso».

Il rettore ha ringraziato i tecnici dell’Ateneo attivi fin dal mattino per permettere la normale ripresa delle attività della comunità scientifica, impegnata ogni giorno per migliorare le condizioni di sicurezza della vita di tutti noi.

Immagine: unitn