L’Ateneo di Trento sarà tra i primi e tra i pochi in Italia ad avere un organo a canne portatile, di produzione italiana. Lo strumento sarà inaugurato con un concerto aperto a tutta la cittadinanza, in programma martedì 6 maggio alle 18 nell’auditorium di Palazzo Prodi (Trento – Via Tommaso Gar, 14). Dopo i saluti istituzionali, il costruttore stesso dello strumento, Francesco Zanin, ne illustrerà le caratteristiche. Seguiranno due brevi momenti musicali, uno per organo solo con musiche di Johann Sebastian Bach, Robert Schumann, Marco Uvietta eseguite da Simone Vebber, tra i più apprezzati organisti del panorama internazionale, e uno per coro e organo con musiche di Arvo Pärt e John Rutter eseguite dalla Corale Polifonica dell’Università di Trento diretta da Marco Gozzi. L’organista è Massimo Zortea.
Nonostante le ridotte dimensioni, lo strumento acquistato dall’Università trentina ha potenzialità foniche e timbriche d’altissimo livello. La particolarità sta nel fatto che può essere trasportato e facilmente affiancato da altri strumenti o da ensemble vocali e orchestre. Il suo acquisto da parte del Dipartimento di Lettere e Filosofia nell’ambito del progetto di Eccellenza 2023-2027 si inserisce nell’intensa attività musicale svolta dal Laboratorio di Filologia musicale del dipartimento, sia nell’ambito dell’esecuzione musicale (con la Corale Polifonica e l’Ensemble strumentale) che in quello della composizione (si ricorda l’opera musicale “Juditha dubitans” composta nel 2022 da Marco Uvietta, professore di Musicologia e storia della musica a UniTrento).