di Nicola Pifferi
Dopo qualche anno di silenzio le bocche dei giovani studenti dell'ateneo trentino potranno tornare a cantare. Il professore Marco Gozzi, associato di musicologia a unitn e responsabile della laurea magistrale euroregionale sempre nella stessa materia, ha deciso di proporre questa attività tipica degli atenei internazionali. Un progetto, però, che non si limita ai soli studenti: potrà infatti partecipare il corpo docente, ma anche il personale amministrativo.
La storia dei cori universitari è importante per la comunità artistica internazionale. Ci si può rendere conto di ciò sbirciando, anche solo per un secondo, la classifica internazionale di Interkultur, ente che organizza alcuni tra i più importanti concorsi corali al mondo. Proprio la prima formazione che appare, con 1260 punti e diretta da André van der Merwe, è quella dello Stellenbosch University Choir, dal Sudafrica.
Chissà che un giorno anche la Corale Polifonica UniTrento, così si chiamerebbe nell'immaginario del professor Gozzi, possa partecipare a uno di questi eventi, che già hanno ascoltato altre formazioni della nostra regione. Per adesso l'obiettivo, però, è un altro: per cantare nel coro non serve saper leggere le note musicali, basta essere intonati e avere passione. Un'occasione, quindi, anche per chi avrebbe sempre voluto mettersi alla prova ma ha sempre pensato fosse troppo tardi.
L'idea, comunque, è stata un vero successo: alle audizioni che si svolgeranno il 15 e il 16 settembre a Lettere sono già iscritti in moltissimi. Le prove non sono difficili, ma entrare in questo nuovo ensemble sembra proprio essere un obiettivo allettante per moltissimi. Buona fortuna, quindi, e buona musica!
Immagine: un'altra ensemble trentina, admaiora.tn.it