Trento is going to Boston!!

Per il secondo anno di fila, la squadra UNITN, passa la selezione europea del concorso mondiale di biologia sinetetica IGEM

Un autentico urlo di gioia e soddisfazione per l’intero Team IGEM UNITN 2013. Un altro piccolo passo in avanti per l’ateneo di Trento. A poco dall’uscita della classifica mondiale delle università di quest’anno,  a cura di “The Times Higher Education ” che collocano  la nostra università come prima in Italia e alla fascia 201-225 del ranking, arriva il successo degli studenti trentini al Jamboree Europeo tenutosi a Lione dal 11 al 13 Ottobre. Questa selezione, collocata all’interno della competizione internazionale di Biologia Sintetica IGEM (International Genetically Engineered Machines competition), nata nel 2003 dal MIT di Boston ha visto riunirsi circa 60 team da tutta l’Europa, ciascuno con un proprio progetto sviluppato durante un’intensa estate di lavoro. I giudici hanno premiato gli 8 ragazzi di Trento con una medaglia d’oro e l’accesso, insieme ad altre 10 squadre della loro categoria (Undergraduate), alle finali che si terranno a Boston dal 1 al 4 Novembre con squadre selezionate da tutto il resto del mondo.
Non nasconde la propria felicità il prof. Oliver Jousson, supervisor del team insieme a Cristina Del Bianco, Sheref Mansy,  Paola Torre e Damiano Avi in seguito a questo successo già ripetuto l’anno precedente con la scorsa squadra IGEM: “La serietà e la fatica del team hanno impachettato un progetto omogeneo e consistente. Ancora una volta il marchio di fabbrica di Trento non ha deluso.” Quest’anno il team, composta da sei ragazzi e due ragazze tutti studenti del CIBIO, ha sviluppato il progetto “B. Fruity” riguardante la maturazione della frutta. In particolare è stato ingegnerizzato un batterio per la produzione di due sostanze: l’etilene, già usato ampiamente in ambito commerciale per promuovere la maturazione di diversi tipi di frutta già raccolta, e il metilsaliciato, usato invece per inibire lo stesso processo e quindi migliorare la conservazione.
“È stata un’esperienza fortissima che troppo pochi in Italia, hanno la possibilità di vivere. Per questo vorrei ringraziare l’Università, il CIBIO e i nostri superviors che hanno permesso tutto questo!” commenta Caterina, a nome di tutti, dopo l’entusiasmante cerimonia di premiazione che ha lasciato la squadra con il fiato sospeso per diverse ore.   
Il duro lavoro è infine stato premiato. Auguriamo quindi un enorme in bocca al lupo alla squadra per mantenere alto l’onore della scienza trentina.
Per maggiori informazioni su IGEM e sul progetto IGEM UNITN 2013:
http://igem.org/About
http://2013.igem.org/Team:UNITN-Trento