Trento ancora sul podio nella Competizione Italiana Mediazione

Di Marta Pilotto

Un quadro rubato che ricompare anni dopo in un'asta pubblica, due pretesi proprietari che rivendicano il loro diritto di proprietà sull'opera d'arte. E' possibile risolvere la lite senza instaurare una lunga vertenza di fronte al giudice?

Questo è uno dei casi su cui si sono sfidati 24 Atenei italiani il 16 e 17 febbraio presso l'Università Statale di Milano. La Competizione Italiana di Mediazione, giunta alla sua quinta edizione, ha visto più volte affermarsi la squadra schierata dalla Facoltà di Giurisprudenza di Trento, che ha conquistato il primo posto nel 2014 e nel 2015 e si è classificata seconda nel 2016.

Quest'anno il team – composto da Davide Corraro, Ilaria Ercole, Francesco Vallesi, Kevin Silvestri e Niccolò Cescon –  ha mantenuto alta la vincente tradizione trentina, conquistando il secondo posto e spingendo gli avversari ad affermare che "non riescono a toglierci il podio, nemmeno con le bombe".

Il punto di forza di Trento è il lungo percorso di allenamento e perfezionamento a cui gli studenti vengono sottoposti. Sotto la sapiente guida della Professoressa Silvana Dalla Bontà, che da anni si occupa della preparazione dei ragazzi, l'approccio teorico e casistico si incontrano in un connubio che è sicuramente alla base dei ripetuti successi della nostra Università.

La squadra di quest'anno è stata, infatti, selezionata nel maggio 2016.
Gli studenti hanno prima seguito un laboratorio applicativo di negoziazione e mediazione della durata di 20 ore a cui è seguito un esame finale.
La tappa successiva è stata quella di incontrare gli studenti protagonisti delle scorse edizioni, svolgendo un training sui vecchi casi.
Con l'inizio dell'anno nuovo, invece, la preparazione si è fatta più intensa e mirata, con una decina di incontri per studiare i casi che sono stati inviati dalla Camera Arbitrale di Milano. La squadra ha potuto lavorare fianco a fianco a dei mediatori professionisti come Maurizio Di Rocco e Corrado Mora, che hanno guidato i ragazzi nella risoluzione dei casi pratici.
 
La squadra di Trento ha affrontato 5 round, sfidando l'Università di Sassari – poi salita sul gradino più alto del podio -, quella di Siena, di Alessandria, l'Università Telematica Pegaso e per finire quella di Lecce.
I cinque studenti si sono portati a casa qualcosa di più della soddisfazione del secondo posto: un'esperienza arricchente e coinvolgente, che li ha visti mettersi alla prova, ma soprattutto incontrare altri giovani che in altre parti d'Italia stanno facendo un percorso simile al loro.

Complimenti a tutti e siamo sicuri che l'Università di Trento continuerà a distinguersi anche nelle prossime edizioni!