Castel Belasi, centro d’arte contemporanea per il pensiero ecologico diretto da Stefano Cagol, riparte con una nuova stagione culturale. L’antico maniero apre le sue porte con tre nuove mostre frutto della partnership tra il MUSE e il Comune di Campodenno. Tre progetti che intrecciano arte e scienza per riflettere sulle sfide del presente. “Raccolti e Racconti. La biodiversità nell’arte botanica” (10 maggio – 22 giugno) celebra la diversità vegetale creata dalla specie umana attraverso l’illustrazione botanica nel contesto di Botanical Art Worldwide Italy; “Come ghiaccio. Riflessioni sullo scomparire pensando al futuro” (10 maggio – 26 ottobre), progettata in occasione dell’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, espone opere di artiste e artisti internazionali e nazionali per riflettere sul concetto di fragilità e sparizione; “Dall’Antropocene al Biocene” propone una selezione di opere di nove giovani creative/i under 35 che hanno partecipato all’omonima masterclass del MUSE nel contesto del bando PAC “Collezione Antropocene”. Da inizio luglio, il castello ospiterà “Fragile. A Selection of Glasstress” (4 luglio – 26 ottobre) che declina il tema della vulnerabilità di essere umano e natura attraverso una selezione di sculture in vetro di Murano ideate da grandi artisti contemporanei.