Torna “Estate in campo” nei terreni confiscati alla mafia: aperte le iscrizioni

Si ripropone anche quest’anno “Coordinata – Estate in campo”, l’esperienza dei campi estivi nei terreni confiscati alla mafia in Sicilia, promossa a livello regionale da Arci del Trentino e Arciragazzi Bolzano, con il sostegno dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento, la Provincia autonoma di Bolzano e la Regione Trentino Alto Adige. Possono iscriversi in Trentino giovani tra 16 e 25 anni entro il 31 maggio.

I posti sono limitati: in totale venti giovani trentini e altoatesini potranno vivere un’esperienza di volontariato nei beni confiscati alla mafia gestiti dalla Cooperativa “Lavoro e non solo” a Corleone e conoscere da vicino le cause e le evoluzioni del fenomeno mafioso. Il viaggio a Corleone si terrà dal 16 al 24 luglio. Il gruppo sarà a Palermo dal 17 al 19 luglio, partecipando alla cerimonia in memoria della strage di via D’Amelio (19 luglio 1992), dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

L’obiettivo del progetto – ha affermato la vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità – è accrescere tra i giovani la consapevolezza non solo del fenomeno mafioso in sé, ma anche della mentalità che lo alimenta, ossia quella subcultura che insinua l’accettazione dell’illegalità come norma. L’intento è di contribuire a formare cittadini capaci di riconoscere i segni di questa cultura distorta, per contrastarla con gli strumenti della conoscenza, della responsabilità e dell’impegno per la giustizia sociale.
Così Andrea La Malfa, presidente Arci del Trentino aps: “per i giovani che partecipano a “Coordinata – Estate in campo”, è un’occasione per sperimentarsi in azioni concrete contro il potere mafioso. L’obiettivo principale è diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Le organizzazioni criminali sono presenti anche sul nostro territorio come abbiamo visto dalle recenti indagini dell’inchiesta “Perfido”. Per questo abbiamo bisogno di migliorare i nostri anticorpi, la nostra capacità di riconoscere il fenomeno mafioso nelle sue diverse forme”.

Le iscrizioni si effettuano sul sito www.arcideltrentino.it. Prima della partenza i giovani parteciperanno ad un percorso di formazione per conoscere la storia della mafia e dell’antimafia siciliana.

Il progetto è una delle tappe di “Coordinate – Rotte di cittadinanza”, l’iniziativa che promuove azioni di cittadinanza attiva per i giovani.