Tirocini interni sospesi al Cibio

Una lettera aperta al rettore Collini firmata dai rappresentanti degli studenti indirizza il problema dello spazio nella struttura

di Fiamma Rodi

Al Cibio, il Centro di biologia integrata attualmente sito a Povo, sono mesi che il problema dello spazio è diventato una priorità cui preoccuparsi. Al seguito delle festività infatti si è deciso di contingentare gli spazi, tutto basato su una richiesta di aumento della sicurezza.

Questo provveddimento però ha portato alla sospensione di tutti i tirocini interni presso il centro di ricerca e alle attività di alternanza scuola-lavoro. La decisione ha portato a galla diverse preoccupazioni da parte degli studenti e degli stessi ricercatori.

Questi timori sono stati trascritti in una lettera presentata al rettore Paolo Collini e al Senato accademico, contenente i propri punti di vista sulla questione.

"Il Cibio è cresciuto tantissimo grazie ad un investimento dell'Ateneo ma anche per l'attenzione arrivata da parte della Provincia. C'è stato poi un effetto moltiplicativo, per cui per ogni persona da noi assunta ne sono arrivate cinque vincitrici di borse di studio o finanziamenti. Ecco che prima di Natale sono stati rilevati i problemi di spazio e in questi giorni il direttore ha ritenuto opportuno sospendere l'uso di alcune strutture" ha replicato il rettore.

Dall'altra parte della questione i rappresentanti studenteschi hanno risposto: "Il Cibio ha sempre fatto dell'esperienza diretta presso i propri laboratori di ricerca (…) Interrompere le attività di tirocinio interno, anche solo per un periodo limitato, porterà ad una serie di pesanti problematiche per gli studenti."

Hanno continuato: "Dalla fondazione del centro la maggior parte degli studenti ha svolto il proprio tirocinio all'interno del Cibio, realizzando spesso lavori di altissima qualità e partecipando a prestigiose pubblicazioni scientifiche. (…) Privare gli studenti di un'esperienza così fondamentale si tradurrà in conseguenze deleterie sia a breve che a lungo termine".

Tutte queste argomentazioni valide e le preoccupazione dell'intero corpo studentesco sono state ascoltate dal Senato accademico e dal rettore Paolo Collini.
"Nel prossimo Senato"- ha dichiarato il rettore- "assumeremo dei provvedimenti e credo che già io prenderò delle decisioni in questi giorni per ridare piena operatività alla struttura."

Immagine: unitn