“STRIKE!”: dieci storie di giovani che si raccontano

Di Matteo Breda

Più di 300 associazioni (tra cui spiccano l’Agenzia Provinciale per la famiglia, la Fondazione Demarchi, Trentino Social Tank e l’Assessorato alle politiche giovanili) sono state le promotrici del concorso “STRIKE!”, volto a raccogliere le storie di giovani (under 35) che con la loro motivazione e la loro ispirazione sono decisi a prendere in mano il loro futuro e cambiare le cose; 39 le candidature raccolte, tra le quali sono stati selezionati i 10 video finalisti: ai loro autori è stata data la possibilità di svolgere un giorno di laboratorio sullo storytelling alla scuola Holden di Torino.

Ma non solo: la sera del 21 ottobre infatti, presso lo Smart Lab di Rovereto, i tre migliori video sono stati premiati con un finanziamento da 1.000 euro ciascuno, da destinare a progetti in grado di coinvolgere i giovani del territorio. Un quarto riconoscimento consistente in un premio da 500 euro, infine, è stato assegnato secondo la scelta del pubblico.

Chi sono quindi i vincitori? Si parla di Martinca Dei Cas, che con i proventi del libro da lei scritto dopo la sua visita in Nicaragua finanzia l’acquisto di libri e materiali didattici per i bambini del villaggio di Waslala; Andrea Morandi, che, dopo aver abbandonato una carriera da geometra, con la sua iniziativa “Ortociclo” vuole ridurre la distanza tra produttori e consumatori servendosi delle consegne in bicicletta; e Gianluigi Rosa, che non si è arreso dopo il grave incidente in cui è stato coinvolto a 17 anni, ed è ora campione italiano alle paralimpiadi nella disciplina dello ice sledge hockey. Vittoria Demare, infine, con la sua associazione CarpeDiem, che gestisce due centri per bambini a Canova e Spini di Gardolo, è stata la vincitrice del premio del pubblico.

Non meno impressionanti le storie di chi non è arrivato sul podio, come Klaus Broz, il violoncellista dietro al festival “Progetto Opera Rovereto”, o Serena Costa, il cui blog “Connettiti alla Psicologia” l’ha oggi resa proprietaria di uno studio tutto suo, o ancora Massimo Dante, i cui caschi per go-kart e Formula hanno clienti da 26 nazioni, Giacomo Gardumi col successo del suo inno “Mi resto in Bondon”, Federica Modica, il cui impegno nella fotografia le ha portato riconoscimenti internazionali, e Ilaria Pernigotti, fondatrice dell’associazione “Una montagna di teatro”, con cui promuove il territorio di Belluno.

Tutte e 39 le storie partecipanti dell’iniziativa comunque, e non solo i 10 finalisti, saranno presentate al Festival della Famiglia di Trento a dicembre.