Il Trento Poetry Slam torna mercoledì 30 settembre alle 21, inaugurando una serie di quattro appuntamenti. La rassegna, chiamata Spoken World, vedrà una speciale collaborazione con importanti realtà associative del territorio trentino.
Il primo incontro avrà come ospite Mediterranea Trento, sede locale della onlus che da anni si occupa di salvare vite umane nel Mediterraneo.
I successivi eventi si terranno il 30 ottobre, con la presenza di Amnesty Trento, il 27 novembre con il Centro Astalli, per finire il 17 dicembre con Emergency Trento.
I primi tre eventi si terranno alla Bookique di via Torre d’Augusto, storico locale trentino che da anni ospita l’apprezzato torneo di poesia orale e performativa. L’ultima data, invece, si terrà nello spazio gestito dalla sede trentina della onlus fondata da Gino Strada.
Ripartire dalle reti solidali sul territorio
“L’idea di questa rassegna ci è venuta durante il lockdown”, spiega il presidente del Trento Poetry Slam Alberto Baggio, “da settembre 2019 ci siamo strutturati come associazione di promozione sociale (APS) e abbiamo sentito la necessità di ripartire da una serie di eventi che evidenziassero la nostra volontà di fare rete sul territorio”. Alle associazioni, che hanno collaborato in passato a diversi eventi del Trento Poetry Slam, sarà infatti dato uno spazio per presentare le proprie attività, promuovere i loro prodotti e lanciare raccolte fondi, approfittando del numeroso pubblico (rigorosamente distanziato) che da anni segue con interesse gli eventi organizzati da Baggio e soci. “Il lockdown ha bloccato totalmente le nostre attività”, continua il presidente della APS Trento Poetry Slam, “e abbiamo dovuto annullare la finale provinciale 2020, che avrebbe deciso la persona che avrebbe rappresentato il Trentino alle finali nazionali del campionato nazionale della Lega Italiana Poetry Slam. Sono stati inoltre cancellati diversi importanti eventi che avremmo svolto in collaborazione con il Comune di Trento, il Muse e il festival Educa. Siamo per questo motivo molto motivati a riprendere con la nostra opera di agitazione culturale.”
Progetti per il futuro
Per i prossimi mesi, oltre alle gare di poesia, il Trento Poetry Slam ha in mente diversi progetti. Il 17 ottobre al Cantiere 26 di Arco ci sarà per esempio il Piccolo festival delle arti performative della Busa. “Con questo evento continuiamo la collaborazione con il Piano Giovani dell’Alto Garda e Ledro, che è iniziata nell’ottobre del 2017 quando siamo stati invitati a fare da giurati per un concorso artistico, nonché con diverse realtà associative di Riva del Garda come la Compagnia delle Nuvole e la Compagnia di danza Seewaw. Creare reti sul territorio è uno dei nostri obiettivi. Siamo inoltre proiettati alla contaminazione con diverse discipline artistiche come il teatro e la musica, e puntiamo a un dialogo con la storia e la memoria locale. In questo ultimo anno abbiamo ampliato il nostro organico, la nostra associazione conta dodici membri, tra cui diversi studenti universitari, che si occupano di poesia (alcuni vantano anche delle pubblicazioni), fotografia, teatro, sostenibilità ambientale, musica, grafica e comunicazione. La nostra sensibilità è variegata, anche per questo siamo i principali referenti sul territorio trentino per l’organizzazione di eventi legati alla poesia”.
Alberto Baggio ha anche anticipato che questo spirito di contaminazione e collaborazione avrà il suo culmine nell’estate del 2021, quando sarà svolta la seconda edizione del Festival delle parole, che era stato annullato lo scorso giugno a causa della pandemia da coronavirus.
Ulteriori informazioni sulle attività del Trento Poetry Slam sono sui canali facebook e instagram, oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: info@trentopoetryslam.it