di Katalin Scaravaglio
Per chi se la fosse persa, la mostra scientifica di ragni “Spiders” rimarrà ospite del Museo di Scienze Naturali, facilmente raggiungibile in 10 minuti a piedi da unibz, fino al 25 febbraio 2018. L’esposizione è unica nel suo genere: con i suoi 54 terrari è la più grande d’Europa. Attualmente conta oltre 70 specie vive di aracnidi, tra cui 40 specie di ragni giganti (le cosiddette “tarantole”), otto specie di scorpioni e tre di scolopendre.
La collezione di tarantole, che ha fatto il giro del mondo, arriva in realtà dalla Slovenia ed è di proprietà del poliziotto Sašo Cotar, il quale, supportato dal suo amico e collega Aleš Mlinar, ha deciso di abbandonare il suo lavoro e di investire il tutto e per tutto nel suo hobby, quello del terrarista. La passione di Sašo Cotar nasce 18 anni fa con il regalo di una tarantola da parte della sua ex ragazza; non è un caso infatti che il ragno gigante più vecchio nella mostra abbia proprio quest’età.
Alla mostra “Spiders” i visitatori hanno l’opportunità di conoscere e apprezzare gli aracnidi della famiglia dei Terafosidi, provenienti dall’America centrale e meridionale, da buona parte dell’Africa, dall’Asia e dall’Austrialia. Tra la vasta gamma di piccoli mostri, tutti rigorosamente di sesso femminile, sono presenti due dei ragni più grandi del mondo. Stiamo parlando della Theraphosa blondi, la tarantola più pesante (30 cm di lunghezza per 175 g di peso), e della Theraphosa apophysis che ha invece la più grande apertura delle zampe. Ma c’è anche spazio per altre specie, come la Vedova nera mediterranea, uno dei pochissimi ragni mortali presenti in Italia, e il ragno velenoso originario del Messico, specie protetta in America. Ma nessuna paura, la maggior parte delle tarantole, seppur dall’aspetto aggressivo, sono innocue per l’uomo.
In poche parole, “Spiders” è una mostra imperdibile non solo per gli appassionati del settore, ma anche per i semplici curiosi, il cui interesse potrà essere ampiamente soddisfatto da pannelli trilingui che sensibilizzano il pubblico alla tutela di queste creaturine.