Cosa accade nel nostro cervello quando pensiamo, ricordiamo o ci concentriamo? A questa domanda ha risposto un gruppo di ricerca del Centro interdipartimentale Mente/Cervello (Cimec) dell’Università di Trento, che per la prima volta ha osservato in tempo reale l’equilibrio dinamico tra eccitazione e inibizione neuronale, meccanismo alla base delle funzioni cognitive complesse. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Pnas.
Guidati da Jorge Jovicich, docente di Neuropsicologia e Neuroscienze cognitive, e con la collaborazione di Francesca Saviola (oggi all’EPFL di Losanna) e Stefano Tambalo, i ricercatori hanno combinato tecniche avanzate di spettroscopia e risonanza magnetica funzionale per indagare come il cervello alterni fasi di stabilità a momenti di riorganizzazione delle connessioni. Un sistema paragonabile all’andatura di un’auto tra accelerazioni e frenate, capace di garantire equilibrio e adattabilità.
I risultati mostrano che metabolismo e segnali vascolari cerebrali si muovono in sincronia, come un’orchestra che mantiene il tempo, sostenendo la capacità di elaborare informazioni e rispondere a stimoli complessi. Una scoperta che apre la strada a nuove prospettive per la comprensione dei processi cognitivi e, in futuro, per interpretare e affrontare disturbi neurologici legati a squilibri nei meccanismi di comunicazione cerebrale.