SanbaNews – Contemporaneamente

Collezione Fies. Fino al 17 febbraio 2023 a Dro.

Alla Centrale Fies di Dro in mostra la prima collezione privata di opere mutuate dalla scena performativa. A cura di Denis Isaia, il progetto tiene insieme diverse nature: quella concettuale e filosofica e quella più pop e narrativa. La mostra presenta una selezione di oggetti d’arte provenienti da Collezione Fies, la prima raccolta italiana di opere mutuate dalle arti performative, donate da artiste e artisti nel corso degli anni al centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee. La collezione ad oggi è composta da sole 20 opere, patrimonio tanto piccolo quanto prezioso. Collezione Fies è allo stesso tempo sia collezione che strumento di ricerca e si basa sull’esclusività rispetto al medium, ossia solo performance e solo live. Con questa pratica ci si vuole focalizzare non tanto sul trasformare l’opera/oggetto in un feticcio di quello che è accaduto durante l’azione performativa, ma piuttosto sullo svelamento dell’azione stessa, intesa come congegno riattivatore. Ogni opera è legata a una performance passata, di cui l’archivio online di Centrale Fies tiene traccia attraverso video, foto e spesso documenti e interviste al quale chiunque vi può accedere.
In mostra Darius Dolatyari-Dolatdoust (Moving Landscape), Anagoor (Apollo), Curt Steckel (Celaré), Santiago Sierra (L’abbeveratoio), Giovanni Morbin (L’angolo del saluto), Riccardo Giacconi (The Variational Status), Francesca Grilli (Vynil with performance ashes), Filippo Minelli (Shape F/D), Mara Oscar Cassiani (#Ed3n & The Perfect Life), Simon Asencio (Flute [The Vain Dreamer (1765)])

Ingresso gratuito su prenotazione scrivendo a archivio@centralefies.it

 

Viviane Sassen – Stanze. Fino al 3 dicembre a Bolzano.

Foto Forum Bolzano ospita Stanze di Viviane Sassen, una mostra che riunisce immagini da Flamboya, Parasomnia, Pikin Slee, Umbra e Of Mud and Lotus. Lavori provenienti da diversi capitoli dell’opera dell’artista si intrecciano in configurazioni suggerite da affinità di forme, colori e atmosfere oniriche; le pareti della galleria diventano ognuna una poesia visiva indipendente, una strofa in cui le immagini sono parole e le sequenze hanno il loro proprio ritmo. Le fotografie di Sassen sconvolgono costantemente le nostre percezioni abituali perché alcune risultano accuratamente costruite mentre altre sono scene casuali. Ciò ci lascia incert* su quali siano finzioni immaginarie e quali scene di vita reale. L’ambiguità tra realismo e astrazione, che caratterizza il suo lavoro, emerge nel gioco di giustapposizioni e associazioni, portando alla luce le influenze surrealiste presenti nella sua pratica, in una conversazione su trasformazioni e travestimenti.

Ingresso libero. Info su foto-forum.it

 

Paesi perduti. Appunti per un viaggio nell’Italia dimenticata. Fino 26 febbraio 2023 a Trento

Alla Galleria Civica di Trento va in scena il territorio italiano. Pur nelle significative differenze economiche, sociali, culturali, linguistiche, storiche, quest'ultimo è accomunato da un tema ampiamente discusso ma raramente affrontato in maniera sistematica dall’agenda politica: lo spopolamento, con non rari casi di abbandono vero e proprio, di ampie zone interne. Si tratta di aree estese, lontane dalle grandi città, dalle principali vie di comunicazione, dalle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali e marittime, spesso caratterizzate da problemi di gestione, passata e presente, del territorio. Attraverso le fotografie di Gabriele Basilico, Silvia Camporesi, Flavio Faganello, Paolo Simonazzi, Italo Zannier e i video di Franco La Cecla, Vittorio De Seta, Patrizia Giancotti la mostra documenta luoghi e paesaggi dell’abbandono; un mondo di paesi silenziosi, di attività antropiche capaci di resistere alla tentazione dell’emigrazione, di grandi occasioni perse ma anche di futuri possibili, di sviluppo sostenibile, di rinascite.

Info su www.mart.tn.it

 

Cromologia. Traiettorie asincrone nell'arte e nella cultura trentina. Fino al 19 febbraio a Cles

L’esposizione allestita al Palazzo Assessorile di Cles pone un tema universale e rilevante come quello del rapporto fra spazio (sia fisico che spirituale, che va dall'oggetto all'architettura, dal paesaggio al pensiero) e colore (inteso come elemento-base del fare arte, nonché del prodotto artigianale e della materia prima naturale) attraverso il filtro specifico e locale di alcune esperienze rilevanti dal punto di vista storico, religioso, sociale e culturale, scelte con attenzione all’interno del mondo trentino e, nello specifico, noneso. 11 artisti e artiste contemporanei, di cui 9 in attività e 2 storici, vedono le loro opere messe in dialogo con oggetti lontani nel tempo, nello spazio e, talvolta, pure nella sensibilità. Le artiste e gli artisti in mostra sono Italo Bressan, Mauro Cappelletti, Annamaria Gelmi, Micol Grazioli, Diego Mazzonelli, Angelo Demitri Morandini, Gianni Pellegrini, Federico Seppi, Rolando Tessadri, Rolando Trenti e Maddalena Zadra. Con un omaggio ad Aldo Schmid. A cura di Federico Mazzonelli e Gabriele Lorenzoni.

Informazioni complete su www.comune.cles.tn.it

 

a.b.

 

Immagine di copertina: Santiago Sierra, L'Abbeveratoio. Collezione Fies