SanbaNews – Contemporaneamente

Atala e Chactas di Innocenzo Fraccaroli. Fino al 6 novembre a Castel Thun.

La mostra, curata da Roberto Pancheri e allestita nel Torrino che un tempo ospitava la Biblioteca di Castel Thun, propone un focus su una delle più pregevoli sculture di tema profano approdate nel corso del XIX secolo in Trentino, il gruppo scultoreo di Atala e Chactas di Innocenzo Fraccaroli (Castelrotto di Valpolicella 1805 – Milano 1882): un “bacio” tra i più seducenti dell’Ottocento italiano, che si colloca agevolmente accanto all’icona romantica ideata nello stesso torno d’anni da Francesco Hayez. Il soggetto della scultura è tratto da uno dei più fortunati romanzi dell’Ottocento, Atala ou les amours de deux sauvages dans le désert di François-René de Chateaubriand. Il libro, pubblicato a Parigi nel 1801, fu subito tradotto nelle principali lingue europee e venne continuamente ristampato in tutta Europa, fino a diventare un classico della letteratura francese, oltre che uno degli incunaboli della letteratura romantica.

Ingresso previo acquisto del biglietto. Info su www.buonconsiglio.it

 

Vivere in alto. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum. Da Robert Capa a Steve McCurry. Fino al 6 novembre a Castel Caldes.

A Castel Caldes una mostra che sviluppa una lettura, attraverso l’opera di grandi fotografi di fama internazionale, delle caratteristiche del territorio della Valle di Sole.

Tematica cardine della mostra “Vivere in alto. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum. Da Robert Capa a Steve McCurry” è il rapporto fra le persone e le montagne. Protagonista assoluta è la montagna osservata, vissuta e raccontata dai grandi interpreti dell’Agenzia Magnum Photos, fondata nel 1947 ed ancora oggi attiva. Sono raccolte circa 100 fotografie che esplorano vari aspetti di questo rapporto uomo-natura permettendo così di fornire uno spaccato completo di questa relazione. Un grande sforzo organizzativo che raccoglie molti dei membri della agenzia fotografica Magnum Photos: Robert Capa, George Rodger, Werner Bischof, Elliott Erwitt, Burt Glinn, Erich Hartmann, Inge Morath, Marc Riboud, René Burri, Sergio Larrain, Constantine Manos, David Hurn, Bruno Barbey, Philip Jones Griffiths, Leonard Freed, Guy Le Querrec, Raymond Depardon, Alex Webb, Susan Meiselas, Chris Steele-Perkins, Abbas, Jean Gaumy, Peter Marlow, Steve McCurry, Thomas Hoepker, Hiroji Kubota, Ferdinando Scianna,Stuart Franklin, Patrick Zachmann, Carl De Keyzer, Martin Parr, Gueorgui Pinkhassov, Alex Majoli, Thomas Dworzak, Paolo Pellegrin, Jonas Bendiksen, Alec Soth, Christopher Anderson, Moises Saman, Jacob Aue Sobol, Jerome Sessini, Matt Black, Newsha Tavakolian, Raghu Rai, Lu-Nan.

Ingresso previo acquisto del biglietto. Info su www.buonconsiglio.it

 

Trento, 1975-1990 – La svolta. Fino all’11 novembre a Trento.

La mostra Trento 1975-1990. La svolta, curata da Elena Tonezzer, è un racconto per immagini – più di 150 – di quindici anni di vita della città. La vicinanza storica di questo periodo rende difficile una ricostruzione critica dei protagonisti e dei temi, le carte stesse che lo documentano sono ancora in gran parte da inventariare e sistematizzare. Le fotografie restituiscono invece la freschezza di momenti e luoghi riconoscibili ma sfuocati dalle trasformazioni che hanno subito, resi diversi dalle decisioni politiche, dalle scoperte tecnologiche e dalle abitudini sociali che sono cambiate dopo il 1990. Non monumenti ma “luoghi comuni”, frammenti di vita vissuta, i cantieri e le piazze utilizzate come parcheggi. La mostra è allestita nel cortile di palazzo Thun a Trento.

Ingresso libero. Info Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 0461 884453

 

Viviane Sassen – Stanze. Fino al 3 dicembre a Bolzano.

Foto Forum Bolzano ospita Stanze di Viviane Sassen, una mostra che riunisce immagini da Flamboya, Parasomnia, Pikin Slee, Umbra e Of Mud and Lotus. Lavori provenienti da diversi capitoli dell’opera dell’artista si intrecciano in configurazioni suggerite da affinità di forme, colori e atmosfere oniriche; le pareti della galleria diventano ognuna una poesia visiva indipendente, una strofa in cui le immagini sono parole e le sequenze hanno il loro proprio ritmo. Le fotografie di Sassen sconvolgono costantemente le nostre percezioni abituali perché alcune risultano accuratamente costruite mentre altre sono scene casuali. Ciò ci lascia incert* su quali siano finzioni immaginarie e quali scene di vita reale. L’ambiguità tra realismo e astrazione, che caratterizza il suo lavoro, emerge nel gioco di giustapposizioni e associazioni, portando alla luce le influenze surrealiste presenti nella sua pratica, in una conversazione su trasformazioni e travestimenti.

Ingresso libero. Info su foto-forum.it

 

Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà. A Predazzo fino al 4 giugno 2023.

“Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà” è un’esposizione fotografica che indaga il rapporto tra natura e umanità. Un viaggio che vede il Trentino protagonista di uno sguardo sospeso fra visioni oniriche e reali. Le fotografie di Maurizio Galimberti ci portano nelle foreste della Val di Fiemme e Fassa, della Valsugana, della Val di Non, tra alberi che profumano di legno buono e scrivono paesaggi fragili. Alberi spezzati dalla furia della tempesta. Alberi che riportano ad antiche suggestioni. La mostra è ospitata nelle sale del Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo (TN)

Info museo.predazzo@muse.it

 

Immagine di copertina: X, 2017. © Viviane Sassen. Courtesy of Stevenson, Cape Town, Johannesburg, Amsterdam

 

a.b.