Le giornate F.A.I. di primavera compiono 25 anni

di Lorenzo Caoduro

Dal 1975 il F.A.I. (Fondo Ambiente Italiano) si è impegnato, senza scopo di lucro, nella tutela, nella salvaguardia e nella valorizzazione del patirmonio artistico e naturale italiano, attraverso il restauro e l'apertura al pubblico di beni storico artistici o naturalistici, ricevuti per donazione, erdità o comodato. Nel 1977 Emanuela Cstelbarco ha donato al F.A.I. Castel Avio e la fondazione si è occupata della sua manutenzione e del suo restauro. Il castello così è diventato il primo bene gestito dall'ente di volontariato. Nel corso degli anni si sono susseguiti gli interventi in tutta la penisola, e 29 sono i beni interamente gestiti dal Fondo Ambiente Italiano.

Le giornate F.A.I. di primavera nascono nel 1993, con lo scopo di aprire a tutti gli italiani le porte di luoghi chiusi al pubblico e mai visti prima. L'evento unico e innovativo si ripete di anno in anno durante il primo week-end di primavera, coinvolgendo dal 1996 un progetto di "apprendisti ciceroni", 200 ragazzi volontari addetti alle visite guidate all'interno dei siti aperti; oggi sono circa 35000.  Inizialmente vengono aperti 200 luoghi in 200 comuni italiani, si cresce fino a quota 500, e nel 2010 i visitatori sono oltre mezzo milione.

In 24 edizioni 9 milioni di italiani hanno partecipato alle giornate di primavera, quest'anno, il 25 ed il 26 Marzo, il Fondo Ambiente Italiano vuole festeggiare la 25° edizione di questo grande evento invitando tutte le persone a visitare i luoghi aperti in tutta Italia. In particolar modo a Civezzano (TN) sarà aperto Castel Telvana, la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, la chiesa di Santa Maria Assunta, il parco del castello e la vecchia canonica; a Daiano (TN) la chiesa di San Tommaso, l'ex Colonia Pavese ed il sentiero del bosco nascosto; a Commezzadura (TN) Casa Rossi e la chiesa di San Giuseppe; a Bolzano invece Palais Rottenbuch sede della Soprintendenza dei Beni Culturali. 

Queste giornate sono l'occasione unica ed irripetibile per poter assaporare un pezzo del territorio italiano poco conosciuto, per tornare a sorridere ed emozionarsi di fronte a piccoli gioielli nascosti e ben custoditi, ricordando sempre che "la cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande".

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Immagine: Fondo Ambiente Italiano (F.A.I.)