International Space Forum for Global Challenges

di Cristina Degli Agli

Attenta agli sviluppi più recenti della ricerca scientifica e della tecnologia, Trento si è prestata benissimo ad ospitare la prima edizione dell’ “International Space Forum for Global Challenges”.

La scelta di Trento come sede di questo meeting scientifico di risonanza mondiale è scaturita dalla proposta avanzata da Roberto Battiston, attuale presidente dell'ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed ordinario di Fisica sperimentale all'Università di Trento, al presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi. 

Il presidente entusiasta di questa proposta ha affermato: "Siamo stati ben lieti di aprire le porte del Trentino ad un evento così importante sia perché rafforza ulteriormente le credenziali del nostro territorio quale luogo vocato alla ricerca e alla scienza, sia perché, dopo la straordinaria impresa spaziale di Samantha Cristoforetti, che abbiamo sentito anche un po' nostra viste le origini nonese dell'astronauta, l'interesse della comunità nei confronti di tutto ciò che ha a che fare con lo spazio è cresciuta"

L’evento organizzato, per l’appunto, dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), dall’International Astronautical Federation (IAF) e dall’International Accademy of Astronautics (IAA) si è focalizzato sui possibili  e futuri contributi della ricerca spaziale per affrontare le sfide globali dell'umanità. 

Tutto ciò partendo dalla considerazione, poiché sono presenti in tutto il mondo università ed accademie spaziali, che è opportuno creare una rete di conoscenze per elaborare delle politiche spaziali e far fronte a sfide globali quali la gestione dei Big Data, la tutela dell’ambiente e i cambiamenti climatici. 

Sono stati 83 i Paesi coinvolti, all’evento hanno partecipato circa 40 delegazioni da tutto il mondo, come Usa, Russia, Francia, Cina, Giappone, Canada, Sud Africa, Algeria, Iran, Iraq, Kenya, Sudan e  le principali agenzie spaziali, fra cui la Nasa.

Lunedì 24 ottobre nella Sala Depero della Provincia Autonoma di Trento si sono confrontate moltissime eccellenze nel campo della scienza, della ricerca e non solo. L’evento, articolato in una serie di interventi e sessioni in tutto l’arco della giornata, ha portato la stesura di un vero e proprio Space Manifesto, in cui si sono raccolte tutte le conclusioni emerse e gli impegni futuri assunti dai soggetti partecipanti per proseguire sulla strada della cooperazione scientifica ed interuniversitaria.

Presente allo Space Forum, il Ministro per l'Educazione, l'Università e la Ricerca, Stefania Giannini, che ha sottolineato come questo Forum offra all'Italia interessanti opportunità nel promuovere il progresso della scienza e della tecnologia, favorendo lo sviluppo di partnership internazionali per una maggiore crescita delle attività spaziali da cui possa trarre beneficio tutta l'umanità. Presente anche il Rettore dell'Università di Trento Paolo Collini, che ha sottolineato l'impegno dell'Ateneo e della ricerca "made in Trentino" nell'ambito dell'esplorazione spaziale. 

"L'Università di Trento – commenta il Rettore – si distingue per la qualità della ricerca, riconosciuta ad alto livello da vari randing internazionali. Un risultato possibile anche grazie al supporto non solo economico che riceve dalla comunità e dal territorio in cui si trova". 

Il Rettore ha citato, inoltre, alcuni progetti spaziali internazionali in cui l'Università e la ricerca trentina hanno avuto un ruolo determinante: la missione della sonda Lisa Pathfinder, la realizzazione di uno strumento per la rivelazione di elettroni che sarà installato sul satellite cinese Cses (China Seismo-Electromagnetic Satellite) e lanciato nel 2017, e la missione dell’Esa-Agenzia Spaziale Europea alla ricerca di tracce di vita tra le lune ghiacciate di Giove. 

«Il manifesto  – spiega Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – sarà la pietra miliare di un cammino che vogliamo declinare a livello regionale in ogni continente, per dare maggiore evidenza della volontà di collaborare e delle opportunità che lo Spazio offre».

L’obiettivo si integra pienamente con il processo di preparazione dell’UNISPACE + 50 promosso dall’Ufficio di Outer Space Affairs delle Nazioni Unite (UNOOSA) nel 2018 per celebrare il 50 ° anniversario della prima Conferenza delle Nazioni Unite sul Esplorazione e l’Uso pacifico dello Spazio extra-atmosferico (UNISPACE), con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione internazionale sulla governance globale dello Spazio.

immagine: unitn