2016. Annus Mirabilis per i Cammini

di Lorenzo Caoduro

 

Il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini,  ha proclamato che il 2016 è l’anno dei Cammini. Con una direttiva ministeriale ha voluto promuovere maggiormente le politiche turistiche nazionali, valorizzare il patrimonio culturale e le identità territoriali a sostegno di progetti strategici ed inoltre migliorare la qualità dei servizi turistici. I cammini vengono considerati tali solo se sono itinerari culturali di particolare rilievo europeo e/o nazionale, e sono organizzati intorno a temi di interesse storico, culturale, artistico, religioso o sociale.

Tralasciando Cammini più famosi e conosciuti in tutto il mondo, come il Cammino di Santiago de Compostela, o la Via Francigena, esistono molti percorsi di notevole valore culturale sul nostro territorio. Ne sono un esempio il Cammino di Sant’Antonio e di San Francesco, di chiara matrice religiosa,i quali si incrociano in provincia di Forlì, precisamente a Dovadola, e da qui in un percorso unificato per 300 km si inoltrano tra borghi, boschi ed alture fino ad arrivare alla meta conclusiva di Assisi.

Il Cammino sta diventando sempre più uno stile di vita, un modo per mettere alla prova la propria persona e la propria anima. Con spirito di curiosità, di esplorazione e di crescita, si affronta questa attività salutare sia per la mente che per il corpo. Inoltre è un momento in cui i vari pellegrini, o semplicemente camminatori, possono avere il tempo di condividere la propria storia con altri compagni di viaggio, magari proprio conosciuti sulle strade impolverate di questi Cammini.

Il 2016 è stato e sarà ancora per qualche mese l’Annus Mirabilis per i Cammini e ad ogni camminatore che si accingerà nell’intraprendere questa attività gli rimanga sempre impresso un antico augurio irlandese: “Possa la strada sollevarsi per incontrarti. Possa il vento stare sempre alle tue spalle. Possa il sole splendere caldo sul tuo viso. E la pioggia cadere sui tuoi campi