di Elena Khaliman
Probabilmente tanti di voi hanno visto o partecipato a qualche festa di laurea a Trento. Mi ricordo il giorno in cui ho visto per prima volta questa celebrazione così particolare. Da quel momento mi sono interessata alla cosa e mi sono chiesta: perché si festeggia cosi e cosa vuol dire?
A Trento la laurea si festeggia in questo modo: dopo la discussione e la proclamazione gli amici di solito vestono il laureato nel modo più ridicolo possibile, mettono le foto buffe in giro e preparano un cartellone meglio noto come “papiro”, in cui ci sono descritte le avventure del laureato, cercando di ricordare tutti gli eventi più vergognosi e ridicoli della sua esistenza. Il papiro viene appeso a un albero o comunque vicino all'università e deve essere letto dal laureato stesso a voce alta. Ogni volta che il neodottore sbaglia a leggere, viene incitato dagli amici a bere alcolici di scarsissima qualità mentre viene imbrattato con diverse cose, come farina, passata di pomodoro, uova. Dopo il “rito” prevede che il neolaureato giri per la città insieme ai suoi amici, cantando ripetutamente “Dottore, dottore, dottore del buso del cul, vaffancul vaffancul”.
I primi riti di festeggiamento di questo tipo nascono con una finalità goliardica, come parodia e rovesciamento della pomposa cerimonia ufficiale. Il papiro di laurea si è affermato negli anni ’60 e inizialmente rappresentava un documento di permesso per entrare all'interno dell'università, una sorta di difesa dagli assalti dei altri goliardi più anziani. La matricola veniva invitata con modi “poco gentili” a sottoscrivere questo documento. Questa tradizione ha origini padovane e poi, pian piano, è arrivata anche a Trento.
Tra gli studenti questi riti vengono spiegati come lo sfogo dell'invidia dei amici che stano studiando ancora verso il neolaureato. Gli scherzi che mettono in ridicolo il dottore sono il modo in cui gli studenti sfogano la loro rabbia verso il neolaureato colpevole di aver già terminato il suo percorso accademico, mentre gli altri sono ancora piegati sui libri alle prese con gli esami.
Scegliete voi quale spiegazione vi piace di più. Rimane il fatto che la laurea a Trento si festeggia in questo modo. Ci sono e persone che la considerano questi “rituali” stupidi mentre ad altri piacciono tantissimo. Pero, ad ogni modo, i riti vanno rispettati come patrimonio culturale .