di Giorgia Roda
A Bolzano anche a gennaio continua l’ampia offerta teatrale. A partire da domani, 11 gennaio, alle ore 20.30 andrà in scena al Teatro Comunale “Il nome della rosa” di Umberto Eco, adattato per il palcoscenico da Stefano Massini e diretto da Leo Muscato. Si tratta della prima occasione in Italia in cui il pluripremiato romanzo viene presentato in versione teatrale. La famosa trama incrocia il romanzo gotico, la cronaca medioevale e il genere giallo nel corso delle investigazioni per i misteriosi assassinii che avvengono all’interno di un monastero Benedettino del nord Italia. Lo spettacolo sarà in replica fino a sabato alle ore 20.30 e domenica 14 gennaio alle ore 16.00.
Sempre a partire da giovedì alle 20.30 un altro romanzo viene messo in scena in una produzione teatrale del Carambolage, in via Argentieri. Si intitola “Spieltrieb”, tradotto in italiano come “Gioco da ragazzi”, della scrittrice tedesca Juli Zeh. L’ambientazione è un liceo di Bonn, dove l’arrivo di Alev dà una svolta alla intellettualmente poco stimolante vita di Ada. I due giovani, nel loro comune rifiuto dei principi morali, organizzano un perfido gioco col quale ricattare il loro insegnante. Il corso degli eventi porta il lettore, e in questo caso lo spettatore, a riflettere sull’esistenza e sulla definizione di giusto e sbagliato. I successivi spettacoli, con l’adattamento di Laura Linnenbaum e Johanna Vater e con la regia di Joachim Goller, sono programmati fino a sabato 13 gennaio e da mercoledì 17 a sabato 20 gennaio.
Al Teatro Cristallo, venerdì 12 alle 21.00, si omaggerà un eroe dell’olocausto, Giorgio Perlasca, in una rivisitazione teatrale della sua storia dal titolo “Perlasca. Il coraggio di dire no” di Alessandro Alberto, con la regia di Michela Ottolini. L’uomo, nel rifiuto di aderire alla Repubblica di Salò, si finse un ambasciatore spagnolo a Budapest, salvando la vita a più di cinquemila ebrei. L’atto di Perlasca, da lui considerato assolutamente normale, viene però reso noto solamente nel 1988, lasciando aperta la questione di cosa siano in realtà la normalità e come si debbano considerare gli atti della vita quotidiana.
Domenica pomeriggio alle 16.30, sempre al Teatro Cristallo, la Filodrammatica di Laives e il Coro Monti Pallidi racconteranno nello spettacolo “Se potessi avere…” la nascita della zona industriale di Bolzano, in particolare delle Acciaierie, attraverso brevi storie e canti.
Infine, è da menzionare lo spettacolo di flamenco Catedral danzato da Patricia Guerrero, vincitrice di due premi Giraldillo e della Biennale di Siviglia proprio con questo spettacolo. L’esibizione, in scena il 17 gennaio al Teatro Comunale, fonde ritmi flamenchi e musica lirica per affrontare temi di fede, oppressione e liberazione.
Immagine: Teatro Cristallo – Perlasca. Il coraggio di dire no
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