Anche quest’anno Bottegabuffa conclude il progetto-workshop “In femina veste” con uno spettacolo in occasione della festa della donna.
Il nome del progetto ne riassume in modo efficace il proposito: entrare nelle “vesti” della donna, mettersi nei suoi panni, letteralmente e non: comprendere cosa significhi essere donne attraverso le maschere e gli archetipi della commedia dell’arte. Stavolta, però, il personaggio femminile proposto da Bottegabuffa è un’invenzione del tutto originale.
Si tratta di Gatta Cicoria, personaggio dalla natura multiforme, essere complesso: a metà tra l’umano e l’animalesco, il mitico e il vegetale. Gatta Cicoria è una cantante comica che ripercorre in sogno la vita di molte donne. Risale le pieghe del passato fino ad arrivare alla “religiosità dolente” di Maria Addolorata, “che regge il pianto di tutto il mondo” e nel racconto della gatta diventa una santa profana consolatrice. Alla base del concerto-spettacolo vi è l’idea che rivisitare e rivoltare come calzini i personaggi femminili della storia e della commedia sia una chiave per comprendere la donna.
La regia è di Veronica Risatti, capocomica, attrice e ricercatrice teatrale, in arte Zane de Qua. La Gatta, invece è Sara Giovinazzi, cantante pugliese trapiantata a Trento dai tempi dell’Università e conosciuta soprattutto per il progetto di musica popolare Alì Nghiastre.
(Carlotta Garofalo)