di Lucia Mora
Qualsiasi studente in procinto di laurearsi si è guardato almeno una volta allo specchio e si è domandato: e adesso?
Abbiamo fatto due chiacchiere con uno studente che tra poco concluderà un percorso magistrale, per scoprire le sue impressioni e i suoi sogni futuri.
Qual è stato il tuo percorso universitario?
Dopo aver conseguito la laurea triennale in Studi storici e filologico-letterari, carriera Lettere moderne, sto per laurearmi in Filologia e critica letteraria, percorso di Italianistica e critica letteraria.
Sei soddisfatto?
Sì, complessivamente sì.
Se potessi tornare indietro, cambieresti facoltà e/o università?
No, direi di no. Non cambierei né l’una né l’altra.
Perché?
Ho incontrato professori veramente preparati che spesso erano anche brave persone. I corsi che ho seguito erano, il più delle volte, molto interessanti. E Trento è davvero una bella città, a misura di studente, con diverse iniziative culturali legate all’università.
Che cosa provi ad aver quasi finito il tuo cammino universitario?
Un misto di soddisfazione, ma anche una discreta dose di preoccupazione…
Riguardo al futuro?
Sì, esatto. Tanti punti interrogativi gravitano attorno al mio post-laurea.
Per esempio?
Per esempio, già solo la decisione che dovrò prendere nell’immediato: rimanere all’università, facendo un dottorato o un master, oppure cercare subito un lavoro?
Pensi di rimanere qui, nonostante la preoccupazione che accomuna i giovani italiani circa il mondo del lavoro?
Sì, la mia speranza è di trovare un lavoro qui in Italia. Naturalmente, non dovessi farcela, l’estero sarà quasi un obbligo.
Un’ultima domanda: lavoro dei sogni?
Il mondo del grande giornalismo mi affascina molto: potrei fare tanti nomi di giornalisti di cui vorrei essere collega. Ma, soprattutto, ciò che per me conta di più è lavorare con persone che siano in grado di stimolarmi.