La gara d’appalto per i posti nelle portinerie di Trento osteggiata da tutte le sigle sindacali interessate ha creato una montagna di polemiche lo scorso aprile, in cui era stata annunciata una proroga del servizio fino al dicembre 2016, ma che non ha dato una reale certezza di stabilità per circa 50 esuberi da anni impiegati nelle portinerie di UniTn.
La causa scatenate il rinnovo della gara d’appalto è stata l’attuale mancanza di clausole di sicurezza nella trattativa vigente. Se si perdessero questi posti si avrebbe una pesante ricaduta sull’economia e società trentina.
Una situazione simile si è verificata un paio d’anni fa anche a Pisa: rischiavano il lavoro ben 18 persone a causa del mancato rinnovo dell’appalto da parte della Provincia, in quel caso però perché mancavano le risorse economiche necessarie nelle casse pubbliche.
Il problema inoltre è generato anche dall’assenza nella legge provinciale del 9/3 scorso di garanzie di continuità dei rapporti di lavoro al momento del subentro di un’altra cooperativa.
Come forma di protesta pacifica, i sindacati hanno deciso di rendere noto il più possibile il prezioso lavoro che svolgono tutti i giorni gli assistenti di uno degli Atenei più importanti in Italia per studenti, professori e famiglie.
di Federica Falvino