N. Tudino – cuore di terra
Già dopo il primo ricovero in psichiatria Nicola si chiede se sarebbe andata diversamente se suo padre fosse stato con lui.
Il diario autobiografico di Nicola Tudino ripercorre gli ultimi anni della sua vita passati da un ambulatorio all'altro, passando attraverso stereotipi in cui lui non si rivede, diagnosi che lui non accetta, sale con pazienti che con lui non avevano nulla a che spartire. La storia di Nicola non parla solo di diagnosi e di cure, parla della vita di un nuomo che prima di essere una persona affetta da un disturbo psichiatrico è un uomo, una persona, un podista, un amico, un lavoratore. Ed è questo che porta l'autore alla stesura del suo diario, è un senso di rivalsa che lo porta a non arrendersi a chi lo voleva schedare, ma a reagire ai sintomi di depressione diffusa che invece si manifestano negli altri pazienti.
Un'altra figura combattuta tra genio e follia è certamente quella di Vincent Van Gogh, artista dalla fama e dalle capacità indiscusse, grazie anche all'originalissimo uso dei colori e ai paesaggi quasi esotici, per non parlare delle emozioni che è in grado di trasmettere tramite le sue tele. In particolar modo ci riferiamo poi al film d'animazione rilasciato in questi ultimi giorni: Loving Vincent, con la regia di Dorota Kobiela e Hugh Welchman.
