There are no days like Snowdays

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Fa parte della serie

di Giorgia Roda

Dall’ultima tappa, Canazei, Francesca Rover, membro del team PR e Social Media di Snowdays, racconta della quattordicesima edizione di Snowdays.

Com’è andata quest’edizione?

Grandiosa! Numero record di partecipanti e tanto tanto divertimento. Sono abbastanza sicura di parlare a nome di tutto lo staff dicendo che è un orgoglio vedere il risultato di questi Snowdays e il lavoro di mesi e mesi realizzato.

Vedo che sei completamente piena di colori. Cos’è successo?

Abbiamo appena finito la Holy Pillow Fight: una battaglia di cuscini ma con cuscini speciali, pieni di colori. Quindi c’è un po’ polvere colorata addosso a tutti e il campo base è tutto pieno di colori.

L’internazionalità di questa edizione? I partecipanti si sono ben integrati nonostante le diverse provenienze?

Direi sicuramente di sì perché, oltre all’occasione di incontro che c’è alle feste, anche tutte le attività cercano sempre di unire i partecipanti da diverse scuole, soprattutto nelle attività di tipo “spirit”, ovvero le attività per motivare e caricare i partecipanti durante l’evento, c’è molta interazione. Le attività sono coinvolgenti e abbiamo voluto proprio in alcune chiedere ai partecipanti di interagire con persone a caso del gruppo.

Ogni università doveva anche inviare il proprio video di presentazione, no?

Esatto. Abbiamo chiesto a ogni università partecipante di mandare uno spirit video nel quale ogni università mostrasse il suo spirito e la sua voglia di partecipare agli Snowdays. Lo spirito è comunque sempre molto alto durante gli Snowdays e tutte le università sono molto cariche. Poi ovviamente in questi giorni è stato dato un punteggio e stasera vedremo chi sarà il vincitore della Spirit Cup.