La quarta stagione della serie “L’amica geniale”, tratta dall’omonima tetralogia di Elena Ferrante è stata trasmessa. Partendo dai temi della serie, si parlerà con Mario Trifuoggi, ricercatore in sociologia urbana presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, di Napoli e delle sue dinamiche culturali e socio-economiche.
Trifuoggi riconosce a L’amica geniale, opera di Elena Ferrante, il merito di rompere con le narrazioni stereotipate delle classi popolari napoletane. Con Mario si parla del valore narrativo della tetralogia di Elena Ferrante “L’amica geniale”, che ha avuto il merito di rompere con le narrazioni stereotipate delle classi popolari napoletane. Ci sposteremo poi nei Quartieri Spagnoli e del loro peculiare modello economico basato sul turismo. Infine, ipotizzando un parallelismo con il film “Parthenope” di Paolo Sorrentino, verranno analizzate le contraddizioni che Napoli mette in risalto.
Mario Trifuoggi si occupa principalmente di sociologia urbana. Gli piacciono le città invisibili, che non sono solo quelle di Calvino, ma anche quelle in cui viviamo oggi e che sempre più spesso facciamo fatica a vedere dietro la facciata di grattacieli sempre più alti, di quartieri popolari sempre meno popolari e di periferie sempre più lontane dal centro. A diciotto anni si è allontanato da Napoli e dall’irrequietezza dei Quartieri Spagnoli per studiare le scienze sociali, prima a Roma e poi a Londra, ma alla fine è tornato da dove era partito e ha scritto la sua tesi di dottorato in sociologia proprio sull’irrequietezza dei Quartieri Spagnoli e su come siano cambiati in questi anni di grandi trasformazioni a Napoli, che un po’ ha significato scrivere anche di come è cambiato lui stesso. Oggi è ricercatore presso il dipartimento di scienze sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Per approfondire:
Mario Trifuoggi e Francesco Sielo, My brilliant city: Naples, urban poverty and the ‘ethnographic imagination’ of Elena Ferrante