La chius(ur)a di Stay Storng(z)

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Sabato 18 luglio ho conosciuto Dido Fontana in occasione della festa con cui, al 130 di via Milano, si è conclusa l'esposizione fotografica Stay Strong(Z): dico conosciuto, perchè varcare la soglia della galleria Boccanera è stato come entrare nella sua mente, senza preamboli, senza retoriche, senza filtro.

 

Stay Strong(Z) è un insieme di fotografie professionali e personali, scelte nel vasto repertorio della pluripremiata carriera di Fontana, ma questa divisione è pura formalità perchè in realtà lo sguardo, ma soprattutto il cuore, che si sente (e si sente eccome) dall'altra parte dell'obiettivo è sempre quello onesto di Dido, che ti introduce alla sua mostra con la stessa semplicità e franchezza di chi ti invita ad entrare nella sua camera, ma non oscura, da letto.

Stay Strong(Z) è una miscellanea che pulsa di vita, che è la vita stessa, nella sua assurdità e ironia: intorno ad ogni singola foto di questo vertiginoso viaggio per immagini ruotano le tante storie che l'hanno vista nascere, ma non bastano tutte le ore del mondo in fila per poterle ascoltare e raccontare tutte, benchè l'accogliente entusiasmo di Dido sarebbe ben lieto di farlo. 

Non importa realmente con quante case di moda, con quante riviste famose, con quanti illustri musei Dido abbia collaborato negli anni, perchè fotografo, sollevatore di pesi e abitante del Brenta, Dido resta Dido, fedele a se stesso e a quella contraddizione in termini che è l'essere umano.

Messaggero della vera realtà ,anche quella virtuale, messaggero del Reale zizekiano. Antiaccademico? Irriverente? Antifashion? Volentieri, perchè come dice lui <<senza libertà l'arte che cos'è?>>

Le foto di Dido le consiglierei a tutti, ma il cuore di Dido, un cuore che pompa anche 24 kg per parte, lo spammerei al mondo. Dido knows you, mascherina.

 

Lucia Gambuzzi

(ph_Marco Bizzotto)