In una lettera inviata lo scorso 25 Febbraio al direttore del Times, alcuni artisti britannici lamentano preoccupazioni riguardo il futuro della musica e dell’industria che la anima nel loro paese. Si riferiscono ad una proposta di legge che, minerebbe il diritto d’autore sulle opere protette, in quanto quello che si cerca di approvare a livello legislativo è un via libera rispetto ai diritti morali ed economici per le aziende della infamous Silicon Valley, nella progettazione di nuove intelligenze artificiali, che si indirizzerebbero appunto alla creazione di materiale audio.
Tra le argomentazioni nella lettera vi sarebbero appunto la lesione di diritti economici e morali, la perdita della posizione internazionalmente riconosciuta della Gran Bretagna quale faro di creatività, ma soprattutto del danno che ne riceveranno artisti giovani ed emergenti. Viene sottolineato quanto l’industria musicale e dello spettacolo sia importante per l’economia e per il mondo del lavoro britannico, oltre ad essere un valore fondamentale nella riconoscimento e nella costruzione di una cultura contemporanea.
In conclusione scrivono che le industrie creative britanniche vogliono dare il loro contributo alla rivoluzione dell’IA, come hanno fatto con le nuove tecnologie in passato. Ma affinché questo abbia successo, devono farlo partendo da una solida base di proprietà intellettuale. In caso contrario, la Gran Bretagna perderà la sua migliore opportunità di crescita. Non esiste alcun argomento morale o economico per rubare il copyright. Privarcene devasterebbe l’industria e ruberebbe il futuro della prossima generazione.
Da qui l’iniziativa di più di mille fra musiciste e musicisti, professionisti del settore e affini che hanno collettivamente pubblicato il disco “Is This What We Want”. Le 12 tracce contenute nel disco non contengono altro che silenzio, un silenzio tuttavia caratteristico. Le registrazioni arrivano da studi di registrazione e luoghi in cui la musica prende vita; i titoli poi, uniti formano la frase “The British Government Must Not Legalize Music Theft To Benefit AI Companies”.
Nella puntata odierna, più seria rispetto al solito esploriamo il tema e ascoltiamo qualche canzone da alcuni degli artisti accreditati come co-autori del disco.
Alla prossima!🐉🐒