Abbiamo fatto scuola: il mio ultimo Trento Film Festival

Intervista al Presidente del Trento Film Festival: Roberto De Martin

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Fa parte della serie

di Giuseppe Tirelli

Buongiorno Presidente, come è andata questa edizione del Trento Film Festival?

E' andata molto bene sia sui filoni tradizionali che sono quelli relativi ai film, sia per le tante iniziative di contorno che il Trento Film Festival organizza ed apre finestre nuove. Per cui, accanto alle problematiche come quella del riscaldamento climatico che hanno avuto spazio, analisi approfondimenti, anche a livello nazionale, abbiamo dato spazio a delle risposte. Proprio ieri pomeriggio abbiamo avuto testimonianza dell'iniziativa italo-pakistana di fare un parco ai piedi del K2 che risulta essere la risposta in un territorio normalmente considerato disagiato in quel senso.

Come ha detto all'inizio della conferenza, è proprio questo l'obiettivo del festival: porci delle grandi domande ma anche cercare, nel nostro piccolo, di fornire risposte.

Ha proprio ragione, poi non direi nel nostro piccolo perché essendo un noto Festival Internazionale diffonde messaggi dappertutto. Io sono stato in Argentina lo scorso agosto perché compivano dieci anni i Film Festival della Montagna e ieri il nostro consiglio, che riunisce 23 Film Festival della Montagna (il nostro è il più antico ma ha fatto scuola), ha deliberato anche la missione del socio che viene dalla Nuova Zelanda. Oggi sono cinque i continenti che si legano in questo ideale portante.

Obiettivi per il futuro?

Io non sarò più Presidente perché ho fatto due mandati e ritengo giusto che ci sia ricambio; tuttavia sono certo che alcune linee indicate in questo 65 Film Festival siano destinate a crescere, a non esaurirsi, e sono altresì sicuro che il Festival avrà un futuro luminoso al pari del suo passato