Il design in passato, oggi e in futuro

Intervista a Martin Osen a Designerds 2016

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Il design in passato, oggi e in futuro
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Fa parte della serie

di Giorgia Roda

La figura del designer ha acquisito negli ultimi anni un ruolo sempre più rilevante all’interno della società odierna e specialmente come ingrediente per il successo aziendale.

Secondo il designer indipendente Martin Osen, presente a Bolzano in occasione di Designerds-Interdisciplinary Talks, si tratta però solamente di una fase transitoria: nell’immediato futuro non esisterà più il design come lo conosciamo oggi e non ci sarà più la necessità di designers, da lui considerati “curatori del superfluo”.

Nel contesto dell’evento Martin Osen chiarisce alcuni di questi concetti.

Cosa intende Lei con il termine design?  Ha il design lo scopo di comunicare qualcosa o serve solamente ad abbellire il mondo che ci circonda?

Credo che l’abbellire sia il passo successivo, una conseguenza. Credo che si tratti più di risolvere problemi. Forse questa è la cosa più importante. C’è un problema e c’è una soluzione, il design deve risolvere questo problema.

In riferimento alla sua presentazione, dovrebbe il design avere come punto di riferimento anche il passato?

Personalmente ciò mi aiuta molto. Non credo si debba necessariamente, qualcuno potrebbe anche dire “il passato non mi importa, io vivo ora e progetto basandomi sul presente”, ma penso che si perderebbe molto. Un grande potenziale risiede nel passato, molte conoscenze che sono semplicemente a disposizione e che l’uomo ha sviluppato e migliorato tramite un’evoluzione attraverso le generazioni. Se tutto ciò non viene sfruttato è un peccato.

Lei ha detto che il design in futuro cambierà. Perché pensa che il design potrà produrre qualcosa di sensato in futuro? Significa questo che non sta creando qualcosa di sensato attualmente?

Penso che la nostra società disponga di un eccesso di ogni cosa. Abbiamo una grande superfluità e questo è un problema. Molti designer si occupano di differenziare questo eccesso in modo poter vendere più prodotti, solamente perché questi appaiono differenti. Sempre di più, sempre più veloce, vendere sempre una maggiore quantità di cose… Credo che sarebbe giusto se ogni designer si ponesse la domanda “Ha senso? O avrebbe più senso fare qualcos’altro?”

Intende dire con questo che il design oggi è solamente utile alle aziende, senza comunicare più nulla?

Il design comunica sempre qualcosa. È importante. Ma penso anche il design e i designer debbano sempre avere un’utilità per le aziende, per un prodotto, altrimenti si tratta di arte. È comunque magnifico, l’arte occupa certamente un ruolo importante, ma non è design.

Intervista originale in tedesco

Immagine: Designerds