In una missione di pace quello dell’Esercito è solo una parte del lavoro. In Afghanistan nel 2005 erano stato create le condizioni di sicurezza per le altre azioni della comunità internazionale. Ma anche a causa della permanenza militare c’è stato un peggioramento della situazione e ora è difficile decidere se andarsene o rimanere. Lo ha detto Giovanni Manione, generale di brigata dell’Esercito Italiano e vicedirettore del Crisis Management Planning Directorate (CMPD) dell’Unione Europea. Lo abbiamo intervistato in occasione di una conferenza organizzata da Elsa Trento.
Fonte immagine: Esercito Italiano.