QUALE FUTURO STIAMO CREANDO?
Molti erano oggi i side events a Rio Centro. Nel Pavillon T ho deciso di partecipare ad un incontro di Pachamama Alliance e Rights of Mother Earth, due ONG il cui obiettivo è quello di proporre una presenza umana sul nostro Pianeta che sia sostenibile , socialmente giusta, ma al tempo stesso soddisfacente dal punto di vista spirituale. Al centro del dialogo c’erano alcune domande fondamentali: 1)dove siamo? 2)come siamo arrivati fino a qui? 3)cosa possiamo fare adesso? 4)dove andremo partendo dalla situazione attuale?
Vorrei condividere con voi quello che ho sentito oggi e che mi portato poi a discutere con i miei compagni e amici una volta tornati al nostro “campo base” nel quartiere di Gloría. L’impegno di Pachamama Alliance è incentrato sul bisogno e desiderio di coinvolgere le persone nel cambiamento del mondo nel quale oggi viviamo, perché il futuro è qualcosa che noi stessi creiamo. Alla base c’è l’idea che tutti siamo connessi e che possiamo approfittare della nostra presenza benigna e mutualmente arricchente sul Pianeta. Le società nella quale viviamo è fondata invece sul pensiero individuale che ci porta a pensare a noi stessi, ai nostri desideri e ai nostri bisogni, che percepiamo urgenti, dimenticando invece che la convenienza personale al minor prezzo possibile non è realizzabile e resta solo un “sogno” nelle nostre menti. Per esempio, quando diciamo “buttiamo via” qualcosa non pensiamo mai al dove, eppure questo dove non esiste, perché buttando via riempiamo e inquiniamo noi stessi con i rifiuti. Si possono citare altre presunzioni che abbiamo e che non ci fanno riflettere sul problema urgente e attuale che il nostro Pianeta sta soffrendo. Pensiamo all’idea che le risorse della Terra siano infinite e siano lì a nostra disposizione; o a quella che ognuno possa cavarsela se lavora in modo serio e impegnato; o ancora il pensiero secondo cui il prezzo che paghiamo di qualcosa rifletta pienamente il costo che è servito per produrre quella cosa.
Con questo pezzo vorrei riportare il pensiero di Carl Anthony e molte altre persone che come lui credono che noi uomini siamo collegati, tra di noi e con le cose- tra cui il nostro Pianeta- e che di questa sensazione ci siamo dimenticati, convincendoci che siamo separati e non dipendiamo nelle nostre scelte e azioni dagli altri. Tuttavia noi umani siamo se stiamo con gli altri e molte nostre azioni influiscono sulla vita e sulle decisioni di altre persone, vicine o lontane da noi. Gli attivisti di Pachamama Alliance credono che siamo tutti parte della terra, che questa è il nostro corpo e che non possiamo accettare di fare male a noi stessi, o dimenticarci che siamo originati tutti da una stessa fonte, da “un unico agglomerato di materia che è esploso formando l’universo”.
Non deve essere un passo pericoloso e titubante quello che ci spetta di fare per curare noi stessi e la nostra famiglia, non più individuale ma planetaria, e l’habitat in cui oggi viviamo. Il nostro impegno deve essere quello di VOLERE una trasformazione e di collaborare insieme perché, come diceva George Bernard Shaw “la vera felicità della vita è essere usati per uno scopo che tu stesso hai riconosciuto come potente; l’essere una forza della natura e non un fervente piccolo e freddo conglomerato di lamenti e insoddisfazioni, perché il mondo non ti sta rendendo felice”. La nostra forza è quella di avere il coraggio di prendere una posizione e di seguirla senza paura. Vorrei concludere questo breve racconto parlando di Alexandra Postelnicu, una giovane studentessa rumena che, dopo aver studiato per molti anni negli Stati Uniti, ha deciso di tornare in Romania e fare il suo passo. Nei suoi studi di psicologia e meditazione ha capito che noi non siamo soli, ma che siamo qualcuno perché esistono gli altri e le relazioni che teniamo con questi. Ora è la fondatrice nel suo Paese di una rete di persone che vogliono fare qualcosa per costruire il futuro, che tutti noi vogliamo per noi e per i nostri figli. Mi ha raccontato come, messa da parte la sua timidezza, oggi lei va nelle scuole a parlare con i bambini e i ragazzi sulla Terra e sui diritti che questa ha, proprio come noi umani. Il suo obiettivo è quello di arrivare a inserire nelle Costituzione rumena un principio che tuteli i diritti della Terra, come hanno già fatto l’Equador e la Bolivia.
Abbiamo intervistato per Sanbaradio Doris Ragettli Co-Fondatrice di "Rights Of Mother Earth" con Robin Milam.
Contatti:
www.rightsofmotherearth.com
www.pachamama.org