Da Piffrader a Arendt

Alla scoperta del controverso monumento di Piazza Tribunale

di Miriam Viscusi

Da Piffrader a Arendt. Ecco la sintesi della manifestazione prevista per domani, giovedì 25 gennaio, organizzata dal FAI di Bolzano in Piazza del tribunale dalle 15 alle 18. Sono previste due fasi: durante la prima, grazie alla presenza dello storico Hannes Obermair, sarà possibile scoprire i contenuti storici e artistici del bassorilievo. Nella seconda parte dell’incontro sarà possibile invece visitare gli interni del Palazzo e l’arengario, cioè l’ampio balcone un tempo destinato ai comizi.

Il monumento, risalente all’epoca fascista, è tornato a fare notizia quando nel novembre 2017 è stato ricoperto con un’istallazione di Arnold Holzknecht e Michele Bernardi. Essa consiste in una scritta con la citazione attribuita a Hannah Arendt “Nessuno ha il diritto di obbedire” (“Kein Mensch hat das Recht zu gehorchen”). Tale frase, con la sua sovrapposizione fisica ai bassorilievi di Mussolini, è nelle intenzioni della Commissione un chiaro segno di opposizione ideologica alla memoria del monumento stesso.

Il monumento era stato commissionato a Piffrader dal regime fascista ed è costituito da tredici scene che raccontano la storia del regime. Le immagini fanno da cornice alla più grande scena centrale rappresentante il Duce a cavallo. L'edificio che sarà possibile visitare giovedì era la “Casa Littoria”, sede del Partito Fascista. Nel dopoguerra la Soprintendenza ai monumenti di Trento propose inutilmente la rimozione dell’opera di Piffrader, che, non solo non fu rimossa, ma nel 1957 fu completata con i pannelli che non erano stati istallati nel ’43.

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Immagine: wikipedia