Piccoli universi in un mondo che cambia

di Rebecca Sandri

Il 12 febbraio l’organizzazione Mani Tese ha svolto il suo secondo incontro del cineforum intitolato "Piccoli universi in un mondo che cambia", al centro per la cooperazione internazionale. Le tre serate hanno l’obbiettivo di presentare al pubblico attraverso alcuni film le tre diverse e principali mission che ha l’associazione.

Se nel primo incontro con il film “Voetsek! Us? Brothers?” si è presentato uno dei filoni su cui lavora Mani tese e cioè i diritti umani, concentrato principalmente sulle schiavitù moderne, nella serata di martedì con “L’economia della felicità” di Helena Norberg Hodge si è potuta cogliere subito l’altra grande mission dell’associazione: l’agroecologia.

Nonostante i problemi tecnici con il proiettore, il film ci ha presentato le diversi punti di vista sull’utilizzo dell’economia locale come soluzione alla globalizzazione. Ed è proprio questo il tema fulcro di tutto il film. La regista Hodge ha deciso di porre otto domande sulla mondializzazione economica portando il pubblico a chiedersi le cause della situazione di crisi economica, sociale e ambientale, con l’obbiettivo di dare delle soluzioni pratiche ma alternative alla situazione attuale. La regista con il suo docufilm cerca di dimostrare come il sistema economico globale colleghi e porti alla degradazione i diversi apparati della nostra esistenza partendo dalla società, passando per l’istruzione e arrivando infine all’ambiente. Attraverso interventi semplici e confronti concreti ci porta a una critica della nostra economia, quindi della società, cercando di renderci cittadini e umani consapevoli.

Nell’ultima serata, in programma martedì prossimo, sarà trattato invece l’ultimo e terzo filone della rassegna: quello della giustizia ambientale, al centro del film “SLOI, la fabbrica degli invisibili”, che parlerà appunto di una fabbrica di piombo trentina che diversi anni fa a causa di un incendio creò una nuvola tossica causando danni fisici a più di trenta persone. Un avvenimento che segnò inevitabilmente il territorio e la popolazione tutta.

Con quest’ultimo film, direttamente legato alla realtà trentina, si concluderanno i tre incontri di questa prima edizione di Piccoli universi in un mondo che cambia, rassegna organizzata da un gruppo di volontari che ha deciso di creare anche qui a Trento una sede distaccata dell’associazione Mani Tese.