Oltre la Movida: la prima del video a Tutta mia la città

La docuinchiesta di Sanbaradio e I Know A Place proiettata al termine di un intenso dibattito

È stata finalmente pubblicata in rete la prima puntata della docuinchiesta «Oltre la Movida», a cura di Sanbaradio e I Know A Place. Un progetto al quale si è lavorato per molti mesi, raccogliendo le interviste al sindaco Andreatta, al questore Iacobone, ai gestori dei principali locali della città ed ai rappresentanti dei comitati dei residenti di Torre Vanga.

La prima proiezione del video si è tenuta ieri sera al Café de la Paix, un luogo che è forse l'emblema della difficoltà di trovare un punto di equilibrio tra le diverse comunità che abitano la città: studenti universitari (gli iscritti ad Unitn sono oltre 13.000), residenti, famiglie con figli. 
La «première» è stata preceduta da un articolato e stimolante dibattito, inserito nel calendario del festival Tutta mia la città, in corso fino a domani in via Suffragio. 
«Movida è un termine che utilizziamo per far capire di che cosa stiamo parlando – ha spiegato il presidente della Cooperativa Mercurio (editore di Sanbaradio) Michele Tesolin – ma che non ci piace: non ha nulla a che fare con ciò di cui vogliamo parlare, ovvero la creazione di eventi culturali e il vivere gli spazi pubblici. Sono a Trento da 10 anni e vedo una città che continua a frenare l'ingresso di nuove persone nella propria comunità. Queste persone solitamente sono gli universitari». Per Federico Zappini, promotore di Tutta mia la città, occorre ritrovare la capacità di dialogo tra le diverse «anime» di Trento: «Non c'è la città dei vecchi e la città dei giovani, lo spazio pubblico è uno solo e bisogna ragionare su come viverlo al meglio. C'è un'estrema difficoltà di comunicazione tra le parti della comunità: serve far passare il messaggio che vivere lo spazio pubblico comporta un beneficio per tutti». Nel corso del dibattito sono anche state presentate tante esperienze portate avanti in città, da quella del Café de la Paix – Francesca Quadrelli ha invitato a riflettere sul fatto che buio, silenzio ed incuria non sono sinonimi di sicurezza – a quella del quartiere di San Martino, con la festa «Il fiume che non c'è». 
«Organizzandola – ha spiegato Guido Laino – mi sono convinto che la partecipazione funziona davvero solo dove c'è la lamentazione». Il coinvolgimento della comunità sembra più facile nei piccoli centri, come testimoniano le esperienze di Portobeseno a Calliano e Sot Ala Zopa a Tonadico.
Le iniziative nell'ambito di Tutta mia la città continuano anche oggi: alle 18.00, nella piazzetta del Café de la Paix, ci sarà «Un libro ogni trenta secondi», con Carlo Martinelli che condurrà i presenti in un viaggio divertito e scanzonato alla scoperta dei mille volti della lettura. Alle 20.00, nella piazzetta del Bar Porteghet, secondo appuntamento con la musica degli I Know a Place, che segue la fortunata esibizione di ieri al termine della proiezione. Dalle 18.00 alle 22.00, in via del Suffragio, degustazione con Birra del Bosco, Cador, Maso Alto e Rethia. (B.D.)