Festival Tabù porta in scena la sessualità libera dai pregiudizi.

Intervista a Mirko Corradini, direttore artistico del Teatro di Villazzano.

Mirko Corradini, attore e regista da cinque anni alla guida artistica del Teatro di Villazzano, racconta Festival Tabù e la sua visione del teatro.

Intervista a cura di Lisa Pontoni.

Dal 22 Aprile al 1 Maggio andrà in scena Festival Tabù – Linguaggi politicamente non corretti. Partiamo dal principio, com’è nata l’idea di questo festival?

“Tabù nasce da un’idea post-pandemica. Ho sofferto molto nel vedere come la pandemia non abbia portato alcun cambiamento significativo, nell’arte come nella vita. Sicuramente ne siamo usciti tutti più stanchi e depressi ma non migliori.

In un mondo dove il teatro già da tempo viveva una profonda crisi, oggi sembra essere destinato a morire. Per questo Festival Tabù vuole annullare la distanza che si è creata tra l’atto scenico e il pubblico, abbattere il muro che impedisce al teatro di essere pienamente vivo. Quando abbiamo iniziato a ricercare opere teatrali sul tabù ci siamo resi conto che ne esistono davvero poche. Il teatro fatica a mettere in scena le realtà scomode e noi volevamo rompere questo schema.”

Un Festival che non ha paura di far discutere.

“Abbiamo deciso di presentare solamente spettacoli che trattano argomenti legati alla sessualità, senza essere scabrosa o volgare. Quasi tutti gli eventi sono vietati ai minori di 18 anni e a conti fatti in molti si chiederanno il perché. E’ proprio questo l’obiettivo: trovarsi faccia a faccia con i limiti e i tabù imposti dalla società.”

Altro tema importante è il giudizio.

“Siamo convinti di avere la libertà di fare le nostre scelte nella vita. Ma soprattutto quando si parla di sessualità ci scontriamo con pregiudizi di ogni tipo. Durante il Festival ogni spettacolo costringerà il pubblico a confrontarsi con il giudizio…del giudizio. Ciò che andrà in scena ti farà arrabbiare, ti farà discutere ma alla fine vivrai l’esperienza di partecipare attivamente alla rappresentazione.”

Come verrà trattato il tema della sessualità dai vari artisti? Quali linguaggi vedremo nella rassegna?

“Il Festival aprirà con un film,Ultimo Tango a Parigi”, il film più censurato della storia del cinema in versione integrale. “Middle sex” o “Mdlsx, sarà lo spettacolo più provocatorio e tratterà il tema del genere e la libertà di essere se stessi. Poi Puttana, che parlerà di prostituzione e delle sue motivazioni (ma senza giudicare) e andrà in scena 5 volte in maniera diversa raccogliendo il feedback del pubblico. “Narra Porno” affronterà il tema della pornografia nell’era moderna e ci sarà anche uno spettacolo di marionette, “Gipsy freak show”, anche questo riservato ad un pubblico adulto.

Infine “Indagine Viva” sarà l’occasione per interagire con lo spettatore: gli attori partiranno proprio dai tabù delle persone per creare una rappresentazione sul momento.

Abbiamo pensato di offrire anche l’esperienza di un Tour nel Tabù, si potrà assistere a tre spettacoli uno dopo l’altro per affrontare il Tabù in modi diversi.”

Cosa vi aspettate dal pubblico Trentino?

“Siamo convinti che Trento sia pronta per questo Festival. La scelta del tema non è casuale, i tabù legati al sesso sembrano superati ma rimarrete stupiti dei tanti limiti che ancora ci poniamo. Magari alcuni non capiranno, ma questo è il nostro tentativo per far rivivere il teatro.”

Il programma completo e sempre aggiornato di Festival Tabù vi aspetta sul sito del Teatro di Villazzano:

https://www.teatrodivillazzano.it/eventcat/festival-tabu/