Noi ve le cantiamo,eccome.

 

Come si risponde alla violenza? Come si fa fronte all'intolleranza? Il collettivo I Know a Place ha deciso di farlo nell'unico modo che un gruppo così eterogeneo di artisti sente proprio: promuovendo la cultura, promuovendo un messaggio di pace tramite la musica.

 

Il flashmob è cominciato alle 21 davanti al cinema Astra. Il motivo della scelta di questo luogo in particolare è facile da immaginare: si tratta dell'aggressione avvenuta esattamente un mese prima di questa serata a danno di un giovane, coraggiosamente presente all'evento di venerdì scorso. Il punto è proprio questo: mostrare come agli episodi di violenza – che si sono verificati nella città di Trento, così come quella di Bolzano, e che hanno come presupposto un'ideologia dell'odio e della inaccettazione del prossimo – si possa rispondere in maniera costruttiva. Evitare di parlarne o peggio ancora ridimensionare il problema è un'ingiustizia sociale e in primo luogo umana che il collettivo rifiuta. Chitarre in mano quinidi e voce di gruppo ad intonare il famoso testo di “Ti tirano le pietre” di Antoine, opportunamente rivisitato per l'occasione: a cantare sono sì i ragazzi delle numerose realtà musicali che compongono IKAP, ma la parola passa anche al pubblico raccolto intorno a loro, coinvolgendo quindi anche tutti i presenti che fanno sentire il loro calore, la loro presenza, la loro sincera adesione alla causa.

Ma non finisce qui, perchè il flashmob diventa un corteo spontaneo, che muove lungo la riva dell'Adige verso il bar Funivia, sul ponte San Lorenzo. Mescolati fra loro, tutti i partecipanti del flashmob “Voi ce le suonate, noi ve le cantiamo” continuano a veicolare il messaggio di nonviolenza con uno degli strumenti di fratellanza migliori, la musica. Una volta raggiunto il luogo del concerto, sul palco si susseguono alcuni degli artisti di IKAP: Luciano Forlese, Mezzo Diavolo, The Strudel Party e, a chiudere, djset di Anansi.

 

Si dicono soddisfatti i ragazzi di IKAP rispetto alla serata, ci raccontano che a toccarli di più è stata proprio la vicinanza del pubblico che hanno sentito tanto appassionato all'intento intorno al quale la serata è stata creata: non solo un concerto, ma un momento di riflessione su ciò che accade quotidianamente intorno a noi e che non può e non deve passare sotto silenzio. In esclusiva, IKAP ci anticipa che i loro proliferare di idee e progetti non si arresta e che anzi già nei prossimi giorni sentiremo di nuovo parlare di loro e delle loro iniziative.

 

Saty tuned: il motivo lo scoprirete presto, stanno per combinarne un'altra.

 

 

Lucia Gambuzzi

 

I Know A Place: https://www.facebook.com/IKnowAPlaceTrento