Gli ospiti, Don Ciotti e Luca Mercalli si sono incontrati il 30/4 all’Auditorium Santa Chiara per parlare di temi molto caldi. La serata ha preso spunto dall’enciclica di Papa Francesco “Laudato sii”, con al centro la salvaguardia del pianeta sotto un profilo filosofico, incentrato su un’ecologia attiva, e uno scientifico, corredato da studi d’alto livello.
Don Ciotti ha esordito con passione nella voce: “L’enciclica inizia pensando ai giovani: esigono da noi un cambiamento, non si può costruire un futuro migliore senza pensare agli esclusi, alla terra. Dobbiamo avere una dolorosa coscienza perché solo la sofferenza personale rende possibile un contributo personale”.
Durante la “chiacchierata” si è parlato anche di lavoro: “Il mondo è un ecosistema, non si può agire su una parte senza che le altre ne risentano. Lo stesso vale per la crisi: è una, complessa.”
Luca Mercalli ha esordito con una considerazione: “Un leader religioso d’alto rilievo si è speso per far comprendere a tutti cosa ci aspetta se non cambiamo stile di vita. Le nostre azioni colpiranno sì le prossime generazioni, ma i cambiamenti sono rapidi e hanno conseguenze anche sul presente. Con “Antropocene” si etichetta dal 2000 la nostra epoca: 7 miliardi di persone lottano contro le risorse naturali, sottraendole ad altri 15 milioni di esseri viventi. Le emozioni suscitate da queste riflessioni servono: se sento la ferita mi sento responsabile e mi attivo.Secondo gli ultimi dati scientifici, stiamo usando risorse equivalenti ad una Terra e mezza: quella metà è un’ipoteca sul futuro, dobbiamo rimettere in carreggiata l’unico pianeta che abbiamo.
Don Ciotti ha ricordato Pio La Torre e Rosario di Salvo: “Oggi la mafia te la trovi a tavola, gestisce la maggior parte dell’agroalimentare in Italia. Le terre insanguinate devono essere restituite ad un uso sociale, comune; darle a tanti giovani da beni sottratti alle mafie è un modo per glorificare il creato, gli restituisce vera bellezza”. Non dimentica nemmeno Giulio Regeni, la cui morte è ancora oscura: “Sapere la verità è importante e fondamentale per la meraviglia di tutti i ragazzi in giro per il mondo impegnati a crescere, imparare perché è l’unica fonte di reale bellezza”.
Infine il problema migranti: “La circonferenza della terra è ca 13 mila chilometri, ma abbiamo quasi 15 mila chilometri di filo spinato. Ci sono troppi silenzi complici. È il noi che vince, ma se non uniamo le forze, non ne usciamo fuori. Deve crescere il coraggio”. Mercalli ha voluto concludere dicendo: “Dobbiamo unirci in un movimento collettivo per vincere le “ecomafie”che stanno monopolizzando il bene comune per eccellenza: l’acqua”.
di Federica Falvino
(foto Filmfestival)