“Maledetto gender”: una crociata contro i diritti civili e gli studi di genere

Evento organizzato da Giuseppe Lo Presti in collaborazione con Federico Zappini presso la libreria Due Punti Via San Martino, 78 - Trento ° Giovedì 10.04.2025 alle 18

Il termine ‘genere’ è entrato da tempo nel lessico comune, ma spesso è usato in modo inappropriato.

Intorno agli anni ’80, i cosiddetti ‘studi di genere’ si sviluppano nelle università nordamericane ed europee per indagare fenomeni sociali legati alla sfera della sessualità, ai rapporti di potere tra uomini e donne e alle disuguaglianze. Nel tempo, il loro raggio di azione si è ampliato andando ad includere anche questioni legate ai diritti delle persone LGBTQIA+, all’inclusione, e alla qualità della democrazia.

La cosiddetta ‘crociata anti-gender’, invece, nasce in ambienti conservatori di matrice cristiana, con particolare influenza e impulso da parte del Vaticano, che forgia la dicitura ‘ideologia di genere’ nei primi anni 2000. Con questo termine, il Vaticano dà vita ad una vera e propria ‘crociata’ contro il ‘gender’, definito come un’ideologia volta alla distruzione della famiglia nucleare ed eterosessuale e dei valori cristiani alla base della società.

Chi critica gli studi di genere brandendo il marchio ‘gender’ propone un’agenda conservatrice che ancora vincola i rapporti umani all’interno di una visione tradizionale della famiglia, continua a contestare il diritto all’aborto, vincola scelte di autodeterminazione di corpi e identità e si contrappone al riconoscimento di diritti alle persone LGBTQIA+ continuando a sostenere l’equivalenza tra sesso biologico e genere. Lo fa rifiutando non solo decenni di studi scientifici su questi temi, ma anche osteggiando leggi e politiche volte a garantire diritti ed uguaglianza di genere.

L’evento vuole approfondire cosa è la crociata anti-gender, da chi è promossa e come si è evoluta, quale è il filo rosso che lega Usa, Europa e Italia, e quale è il rischio di regressione democratica e di smantellamento più ampio dei diritti delle persone.

Intervengono

  • Elena Pavan, professoressa Associata di Sociologia all’Università di Trento. Si occupa di movimenti sociali soprattutto nel campo delle politiche di genere.
  • Massimo Prearo (intervento video), ricercatore in Scienza Politica al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona, studioso dei movimenti anti-Gender.
  • Giorgio Bozzo, autore radiotelevisivo, drammaturgo, regista teatrale e produttore culturale. Nel 2024 ha pubblicato il primo volume de “Le radici dell’orgoglio” La storia del movimento e della comunità LGBTQIA+ in Italia – 1960-1972. Ha creato “La compagnia del gender”, un progetto  di fact-checking e debunking della narrazione anti-gender.

Giuseppe Lo Presti è stato referente per il Trentino-Alto Adige per Famiglie Arcobaleno. È candidato al
Consiglio Comunale e alla Circoscrizione Centro Storico/Piedicastello di Trento per il Partito Democratico.