Insediata al Polo tecnologico di Trentino Sviluppo a Trento, la startup Behavix ha ideato un software che, grazie all’intelligenza artificiale, aiuta i gestori ad evitare gli sprechi alimentari. Dietro al progetto ci sono Massimiliano Carraro, ingegnere ambientale, e Stefania Malfatti, economista comportamentale, alleati per cercare di ridurre l’enorme spreco di pietanze commestibili nelle mense europee: una quantità di cibo che basterebbe per sfamare, ogni anno, 2 milioni di persone.
Behavix, è un software snello e pratico che coinvolge al contempo azienda di ristorazione e consumatore.
«Nello specifico – spiega Malfatti – profiliamo la popolazione servita dalla mensa e somministriamo un questionario mediante una web app per capire quali fattori possano incidere sul comportamento alimentare dell’utente e determinare una maggiore o minore quantità di sprechi».
Grazie a una strategia di gamification, gli utenti si mantengono ingaggiati nel tempo e i dati raccolti vengono “dati in pasto” a un algoritmo di intelligenza artificiale per scovare correlazioni tra i fattori che determinano lo spreco e proporre soluzioni correttive o alternative.
Un primo progetto pilota, condotto nelle mense universitarie di Padova Nord Piovego e Agripolis, ha permesso di individuare in maniera tempestiva un problema nella fornitura di un ingrediente dando modo all’azienda di ristorazione di affrontare il problema con il fornitore.