Martedì 25 marzo alle 20.30 al teatro Sanbàpolis va in scena la prima serata di “Ateneo dei Racconti”, il concorso dell’Opera Universitaria, giunto alla quattordicesima edizione, che parte dalla scrittura e diventa teatro, con la messa in scena dei racconti finalisti. In questo concorso infatti non basta scrivere: bisogna essere disposti a prendere il proprio racconto e guardarlo con occhi nuovi, dandogli una veste teatrale e diventando poi protagonisti della propria storia.
Un percorso complesso, originale, che proprio in questa ricchezza artistica ha la sua peculiarità, e che nel tempo è diventato un’occasione espressiva ma anche di formazione per i partecipanti. Oltre, infatti, alle scrittrici e agli scrittori, il concorso prevede il coinvolgimento di quanti desiderano sperimentare nel concreto cosa significhi realizzare uno spettacolo teatrale. Gestire luci e audio, organizzare gli spazi dietro le quinte, curare la comunicazione e i social, sono solo alcune delle attività che, in maniera del tutto volontaria, si possono apprendere in questo percorso, lavorando fianco a fianco con il regista Guido Laino, con l’attore professionista Giulio Macrì e con i tecnici del Centro Santa Chiara.
Nel corso della prima serata, martedì 25 marzo, saranno cinque le performance messe in scena, due delle quali saranno scelte dal pubblico presente in sala e portate, poi, al giudizio della giuria artistica nel corso della serata finale: Foglio Bianco, di Noemi Bonoldi; Bassamarea, di Duccio Nicolò Dainelli; Dal punto A al punto B, di Giulia Pellè; Cat ed Io, di Pietro Giudice e Chiamata persa, di Greta Nardi.
L’ingresso è gratuito e a tutti i partecipanti sarà distribuita la pubblicazione contenente i dieci racconti finalisti.
Il Concorso è organizzato da Opera Universitaria, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara e l’Associazione Teatrale ATU.