Ines Fedrizzi è tra le più celebri pittrici e galleriste trentine. Per onorarne il ricordo a nove anni di distanza dalla morte, il giovane regista Eugenio Maria Russo le dedica “La vie d’artiste”: il documentario, della durata di mezz’ora, delineerà il personaggio della Fedrizzi attraverso le voci di quattro testimoni che ne racconteranno l’esperienza umana e artistica, tutta imperniata sul paesaggio trentino.
L’ingresso alla visione del film sarà gratuito, cosicché un’audience più numerosa possa goderne. La prima avrà luogo questa sera, lunedì 15 settembre, alle 19.30, presso il cinema Astra. Domani, 16 settembre, il pubblico potrà assistere a una seconda proiezione della pellicola a Cognola.
La troupe dietro le quinte è ridotta, ma piena di risorse. Il regista, classe ‘86, giovane talento secondo la scuola per registi IFFI Campus, dirige l’associazione culturale ASUT ed è co-fondatore della casa di produzione Jump Cut. Durante i lavori è stato affiancato dal fonico Gabriele Borghi, 24 anni, laureato in Sociologia a Trento e oggi studente presso la scuola professionale bolzanina di cinema documentario ZeLIG, e dalla direttrice della fotografia Lisa Mirjam Wimmer, classe ’89, diplomata in regia e sviluppo progetto presso la ZeLIG e oggi professionista a Lipsia.
Il documentario è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, dal Comune di Trento e dall’Opera Universitaria, ed è prodotto dall’ASUT in collaborazione con Jump Cut.
(B.J.B.)