“La salute al primo posto”, a Trento il convegno dei comitati no tav e contro la circonvallazione

Si è tenuto oggi a Trento un convegno sui pericoli connessi alla realizzazione del bypass ferroviario sulle aree inquinate del Sito di Interesse Nazionale di Trento Nord.

I comitati No Tav del Trentino, promotori dell’iniziativa, hanno ribadito nella mattinata, con gli interventi di Elio Bonfanti e Roberto Chiomento, l’inutilità e la distruttività dei lavori della circonvallazione TAV di Trento, che sacrificano il territorio e la popolazione che interessano e sono incompatibili con la bonifica delle aree inquinate.

Mauro Facchinelli del comitato Cristo Re Attiva ha trattato la situazione degli inquinanti nelle scuole adiacenti alle aree del SIN. Il prof. Claudio Della Volpe ha esaminato l’inefficacia della barriera idraulica di Trento nel bloccare il flusso degli inquinanti verso la città, comparandola con quella di maggiore dimensione e funzionalità realizzata a Fidenza. Fulvio Flammini del Sindacato di Base Multicategoriale ha messo in evidenza i rischi per i lavoratori impiegati nei cantieri della circonvallazione nelle aree inquinate.

Nel pomeriggio il dott. Silvano Piffer, epidemiologo e responsabile del progetto Sentieri per il monitoraggio degli effetti degli inquinanti del SIN sulla salute degli abitanti di Trento, ha presentato i dati di mortalità e di ricovero psichiatrico degli operai adibiti alla SLOI, la più importante delle fabbriche all’origine dell’inquinamento. Roberto Cappelletti, ISDE – medici per l’ambiente, ha ripreso la recente relazione dell’Istituto Superiore di Sanità che raccomanda un’immediata indagine di Soil Gas in quanto i valori di concentrazione di inquinanti sono tali da costituire pericolo per la popolazione.

Il convegno ha concluso ribadendo la necessità di una bonifica integrale del SIN di Trento Nord, di un monitoraggio sanitario e della realizzazione di barriere idrauliche efficaci, oltre a rilanciare la lotta contro la circonvallazione TAV di Trento, opera inutile, costosissima e distruttiva per l’ambiente e la salute della popolazione.