La mummia Ötzi “incontra” la Toscana

di Martina Ghedin

Sicuramente non possiamo paragonare Bolzano ad altre città meravigliose e ricche di storia come Roma, Firenze o Venezia, però anche il capoluogo altoatesino ha i suoi punti forti e uno di questi è Ötzi. Conosciuto anche come Iceman o mummia del Similaun, fu ritrovata nel 1991 sul monte omonimo e, dopo vari studi, si è scoperto che lo scheletro apparteneva a un uomo vissuto tra il 3300 e 3100 a. C. Attualmente viene conservato presso il museo archeologico dell’Alto Adige, a Bolzano, ma le ricerche e gli studi su questa mummia non si sono ancora placati.

La novità di questi giorni riguarda un particolare dell’ascia di Ötzi, che era rimasta intatta al momento del ritrovamento della mummia. Infatti, uno studio condotto dal Dipartimento di Geoscienze dell’università di Padova ha rivelato la vera provenienza di questo strumento. Il professor Gilberto Artioli spiega che il punto focale di questa nuova scoperta verte sul materiale dell’ascia, ovvero il rame. Ci si aspettava che provenisse dalle regioni del centro Europa, ma in realtà il rame arriva da una regione italiana, la Toscana. E dopo questa novità, gli esperti sono riusciti a datare l’ascia precisamente al 3200 a.C.

Il punto chiave è lo studio di nuove connessioni tra i vari popoli durante l’età del rame. Mentre, le intenzioni future degli studiosi di Ötzi sono quelle di dare delle spiegazioni su tutti i retroscena di questa scoperta, per esempio scoprire chi è stato a creare quest’ascia e capire effettivamente se sia stata esportata dalla Toscana o se invece sia stata costruita nelle zone altoatesine con il rame toscano. Ancora molti sono i dubbi che ricoprono il mistero dell’uomo di ghiaccio, ma la scienza e la ricerca continuano il loro percorso alla ricerca di nuove verità.

Immagine: Pagina facebook Ötzi