Il genere della conoscenza. Per secoli la scienza è stata raccontata solo dal punto di vista maschile. I corpi studiati nei laboratori, i sintomi descritti nei libri di medicina, le innovazioni tecnologiche: tutto è stato pensato da e per un modello universale che è sempre stato quello dell’uomo.
La divulgatrice scientifica Antonella Viola ne parlerà a Trento il 14 marzo alle ore 18.00 nella Sala Filarmonica di Via Verdi.
La conseguenza è che oggi, ad esempio, ci sono farmaci meno efficaci e più pericolosi per le donne, con algoritmi che amplificano gli stereotipi di genere e un’Intelligenza Artificiale che eredita i bias di chi l’ha creata. In questo incontro sarà approfondito il concetto di gendered innovations e come gli stereotipi di genere si insinuano nelle macchine, rischiando di trasformare i pregiudizi in destino. L’innovazione è davvero tale se lascia indietro metà della popolazione?